Mentre Gigi D’Alessio cantava l’amore nel videoclip musicale di “Oi nenna né”, lei veniva ripresa mano per la mano mentre passeggiava per le strade di Napoli assieme al suo amante. Per quel video del 2012 oggi la Corte d’Appello di Napoli ha sentenziato che la casa discografica Sony dovrà pagarle i danni.

Il videoclip del cantante napoletano venne diffuso con grande successo all’epoca, con un dvd venduto sul noto settimanale “Tv Sorrisi e Canzoni”. L’effetto per la donna fu terribile: quei frame infatti hanno reso la sua relazione extraconiugale di dominio pubblico e per i giudici è stato “leso il suo diritto alla riservatezza” e per questo Sony dovrà pagarle i danni morali e materiali.

Come riporta oggi Il Sole 24 Ore, la donna si era rivolta alla magistratura per tutelarsi, dato che quel video musicale le aveva provocato diversi problemi di naturale personale. La Corte d’Appello di Napoli quindi, con una decisione condivisa dalla Cassazione (sentenza 36754), ha quindi presunto un danno alla lesione del diritto alla riservatezza e alla reputazione.

In particolare i giudici hanno scritto che “la semplice notizia della relazione extraconiugale di una donna, ed ancor più dell’esistenza di tracce materiali visibili di tale relazione, suscitano ampia curiosità”, in particolare nel contesto in cui la donna viveva.

Di tutt’altra opinione la casa discografica, che sottolineava nella sua difesa che il video era stato girato all’aperto e quindi vi fosse un tacito consenso, tanto che la stessa donna “aveva soffermato lo sguardo sullo strumento di ripresa per alcuni istanti”.

I giudici però non hanno ritenuto credibile tale ipotesi: lo sguardo della ‘vittima’ poteva infatti rappresentare solo curiosità verso la telecamera. I magistrati hanno inoltre sottolineato che quando fu girato il videoclip non c’era una preparazione scenografica che facesse pensare si stesse girando un video.

È diventato addirittura un boomerang per Sony l’aver fatto presente alla Corte che il matrimonio della donna fosse già compromesso in quanto in fase di separazione da alcuni mesi. Per la Suprema corte infatti, hanno precisato i giudici, si si diventa ex solo dopo il divorzio e oltretutto la prova dell’infedeltà può pesare in caso di scioglimento del matrimonio.

Redazione

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