Il dossier
Sport e Coronavirus, quali sono i più e i meno rischiosi
Un dossier di 404 pagine portato a termine dal Politecnico di Torino per certificare i diversi fattori di rischio delle 387 discipline sportive facenti capo al Coni e al Comitato Italiano Paralimpico, per fornire indicazioni al governo e in particolare al ministro dello Sport Vincenzo Spadafora sulla possibile riapertura delle competizioni e degli impianti.
Se infatti la ripresa degli allenamenti individuali è compresa nel Dpcm del 26 aprile e già fissata al 4 maggio prossimo, c’è ancora confusioni sulle ipotesi in campo per far ripartire gli sport.
FATTORI DI RISCHIO – Il dossier stilato dal Politecnico di Torino, “Lo sport riparte in sicurezza”, parte da un presupposto fondamentale. Sono le griglie per definire, in una scala da 0 a 4, i fattori di rischio di ogni sport: 0 inesistente, 1 scarso, 2 medio, 3 alto, 4 elevato. L’indice di rischio prevede quindi diversi aspetti: i luoghi di allenamento, gli impianti sportivi, la singola gara e l’incidenza del pubblico. Il dossier ovviamente nelle sue oltre 400 pagine prevede un numero molto variegato di casistiche, che fanno variare il risultato del fattore di rischio.
È stato inviato al Ministro @vinspadafora il report del @PoliTOnews “Lo Sport riparte in sicurezza”. Uno studio finalizzato a certificare i fattori di rischio delle 387 discipline sportive facenti capo al CONI e al @CIPnotizie.
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— CONI (@Coninews) April 28, 2020
GLI SPORT DI SQUADRA – Negli sport di squadra si registrano i rischi maggiori, dal calcio alla pallavolo, la disciplina considerata maggiormente pericolosa. A quota 4 si hanno infatti pallacanestro, pallavolo e rugby, a 3 il calcio, a 2 la pallanuoto e il beach volley, a 1 il ciclismo.
GLI SPORT INDIVIDUALI – Per quanto riguarda gli sport individuali il dossier mette il pugilato nell’indice 4, a 3 la scherma, a 1 il nuoto in corsia, a 0 golf, tennis, equitazione, pesca e vela.
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