La maggioranza rimanda il confronto interno. Chi si aspettava novità significative sulle candidature per le regionali, è rimasto deluso. Ma dal Consiglio dei ministri di ieri sono arrivate comunque novità significative, intanto sul fronte della politica estera e della sicurezza, ma anche messaggi chiari all’Europa e al mondo sulla guerra in Ucraina e sulla crisi in Medio Oriente.

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha incontrato la stampa subito dopo il Cdm e ha condannato duramente il nuovo attacco russo a Kyiv: «L’Europa ha reagito molto fermamente oggi all’attacco, che peraltro ha colpito anche il palazzo della delegazione europea. È assolutamente inaccettabile quello che sta facendo la Russia in questo momento: non sta attaccando le forze armate ucraine, ma la popolazione civile». Tajani ha annunciato che sabato, al Consiglio informale di Copenaghen, «si valuterà se infliggere nuove sanzioni alla Russia, in particolare di tipo finanziario, perché il tema è il finanziamento dell’esercito russo».

Il cuore della giornata è stato però la riforma della Farnesina. «Il Consiglio dei ministri ha appena approvato in via definitiva la riforma del Ministero degli Esteri», ha dichiarato Tajani. «Abbiamo deciso di cambiare il Ministero che sarà un ministero bicapite, con una testa politica e una economica». Oltre al ministro e al segretario generale, arriveranno due segretari generali aggiunti: uno per il coordinamento politico, l’altro per quello economico, «punto di riferimento per tutte le imprese».

Tra le novità, una Direzione generale della crescita, dedicata al supporto delle imprese, e una Direzione generale per la sicurezza e l’Intelligenza Artificiale, divisa in una sezione politica e una tecnologica sulla sicurezza cibernetica. «Non faremo quello che fa l’Agenzia, ma ci occuperemo della sicurezza cibernetica dei ministeri e delle ambasciate italiane nel mondo», ha spiegato Tajani, ricordando l’attacco hacker coinciso con l’arrivo a Ciampino del presidente ucraino Zelensky. Prevista anche una “sala cyber” e la collaborazione con la Difesa per l’impiego di esperti. «Tutta la riforma è a costo zero», ha sottolineato il vicepremier.

Quanto all’Ucraina, Tajani ha escluso decisioni operative sullo sminamento: «Non c’è mai stata nessuna decisione. L’Italia ha dato disponibilità, ma solo in termini teorici. Sarebbe comunque un’operazione umanitaria e non militare, da discutere solo a guerra finita». L’Italia punta invece a rilanciare la proposta di una garanzia di sicurezza per Kyiv sul modello dell’articolo 5 della Nato, «con Stati Uniti e Paesi amici dell’Ucraina».

La giornata diplomatica di Tajani era cominciata con un bilaterale a Villa Madama con l’omologo saudita Faisal bin Farhan Al Saud. La dichiarazione congiunta, al termine, ha ribadito il netto no «a qualsiasi sfollamento dei palestinesi sotto qualsiasi pretesto» e riaffermato il principio di non-espulsione. I due Paesi chiedono «la cessazione immediata della guerra a Gaza e il rilascio immediato di tutti gli ostaggi», condannano le violenze in Cisgiordania e invocano «l’accesso senza restrizioni agli aiuti umanitari». Italia e Arabia Saudita si impegnano a esplorare «forme concrete di cooperazione per rafforzare l’Autorità Palestinese, basandosi sulla soluzione dei due Stati».

L’atteso confronto tra i leader di maggioranza, a margine dei lavori, non c’è stato. Occasione mancata per sciogliere i nodi delle candidature alle regionali. «In Veneto vogliamo vincere, dobbiamo trovare il miglior candidato possibile in ogni Regione», ha detto Tajani, chiarendo che non si è discusso di nomi. «C’è tempo. Adesso si vota nelle Marche, in Valle d’Aosta, poi in Calabria e nelle altre Regioni. Ancora non sono stati convocati i comizi elettorali». Il leader di Forza Italia ha ribadito la differenza con la sinistra: «Noi siamo una coalizione di partiti diversi, con riferimenti diversi anche in Europa, ma uniti da riforme come giustizia, premierato, autonomia e riduzione delle tasse».

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Ph.D. in Dottrine politiche, ha iniziato a scrivere per il Riformista nel 2003. Scrive di attualità e politica con interviste e inchieste.