È stato ritrovato il corpo, ormai senza vita, di Angelo Zen, il 60enne consulente orafo veneto che era in Turchia quando si è verificato il tremendo sisma che ha sconvolto il sud del Paese, al confine con la Siria lo scorso 6 febbraio.

A confermarlo è stato il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani su Twitter: “Purtroppo è stato ritrovato senza vita il corpo di Angelo Zen. Abbiamo già provveduto ad informare la famiglia e attraverso la nostra Ambasciata in Turchia ad avviare le procedure di rientro della salma in Italia. Mi stringo al dolore dei suoi cari”, le parole del titolare della Farnesina.

Zen quando il sisma ha sconvolto Turchia e Siria era nella zona di Kahramanmaras, città turca di un milione di abitanti, epicentro del sisma, rasa al suolo dalla scossa di magnitudo 7.7. Sempre a Kahramanmaras il 60enne veneto avrebbe dovuto incontrare la mattina seguente il terremoto un socio turco per discutere di lavoro

L’uomo risiedeva a Maerne di Martellago, nel veneziano, insieme alla seconda moglie, e per giorni si era sperato che fosse tra i sopravvissuti. Cordoglio per la morte di Zen è stato espresso anche dal presidente del Veneto Luca Zaia, accogliendo la notizia della morte del consulente: “Il filo di speranza che Angelo Zen fosse scampato al terremoto in Turchia si è spezzato. Esprimo alla sua famiglia e a tutti coloro che gli hanno voluto bene il più profondo cordoglio del Veneto e mio personale. Per tutto questo tempo – prosegue Zaia – abbiamo sperato in una soluzione positiva e ci siamo tenuti in contatto costante con il Ministero. Una speranza che si affievoliva di ora in ora. Nel momento del dolore mi stringo a tutti i suoi cari“.

Secondo l’agenzia turca per i disastri e le emergenze Afad il bilancio dei morti turchi per il terremoto ha superato le 36mila persone, mentre sono oltre 5mila le vittime accertate finora in Siria, dove i soccorsi sono molto più complicati perché il sisma ha coinvolto una zona in parte in mano ai ribelli che da anni combattono il regime di Assad.

Redazione

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