Il vaccino è efficace anche contro le nuove varianti
Vaccini, l’Ue ordina altri 300mln di dosi Pfizer: “Coperto l’80% della popolazione”
L’Unione europea si è assicurata altre 300 milioni di dosi del vaccino sviluppato da Pfizer e BioNTech. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato che Bruxelles ha raggiunto l’accordo con le società, portando il totale delle dosi acquistate dall’Ue a quota 600 milioni. Dei 300 milioni aggiuntivi, 75 saranno già disponibili a partire dal secondo semestre di quest’anno, ha spiegato von der Leyen, mentre il resto sarà consegnato nel terzo e quarto trimestre. Con l’autorizzazione da parte dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema) ai due vaccini, Pfizer-BioNTech e Moderna, l’Ue si è assicurata il numero di dosi necessario per immunizzare 380 milioni di cittadini europei ovvero più dell’80% della popolazione, ha riferito la presidente.
Von der Leyen, ha poi precisato che i negoziati per l’acquisto dei vaccini vengono portati avanti insieme da tutti i 27 membri del blocco e che non ci saranno “negoziati paralleli” dei singoli Stati membri. L’Agenzia europea per i medicinali ha certificato l’efficacia dei due vaccini autorizzati nell’Ue al 90%, e ha approvato il prelievo di sei dosi da ciascuna fiala del prototipo di Pfizer e BioNTech, rispetto alle 5 inizialmente previste. La mossa aumenterà del 20% le dosi disponibili del farmaco. L’authority europea ha poi riferito che potrebbe approvare a fine gennaio anche il vaccino AstraZeneca. Intanto il Regno Unito ha dato il via libera al candidato della statunitense Moderna. L’Agenzia del farmaco britannica, Mhra, ha approvato il suo uso di emergenza.
Si tratta del terzo vaccino ad essere autorizzato nel Paese dopo Pfizer-BioNTech e AstraZeneca. Londra ne ha già acquistate 10 milioni di dosi che però non saranno consegnate fino a primavera. Una buona notizia è arrivata sul fronte del farmaco Pfizer. Uno studio preliminare condotto dalla società statunitense con i ricercatori della University of Texas Medical Branch di Galveston, ha dimostrato che il vaccino è efficace anche contro le nuove varianti riscontrate per la prima volta nel Regno Unito e in Sudafrica, considerate dagli esperti più contagiose. “E’ stata una scoperta molto rassicurante”, ha detto il dottor Philip Dormitzer, direttore scientifico della Pfizer. Sul fronte della somministrazione delle dosi, l’Organizzazione mondiale della Sanità ha aperto all’estensione del periodo tra la prima e la seconda. L’intervallo raccomandato resta quello compreso tra i 21 e i 28 giorni, che però possono arrivare a un massimo di 42 (6 settimane) in alcuni Paesi che si trovano ad affrontare condizioni eccezionali in termine di difficoltà della fornitura e di numero di contagi.
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