Era la prima ora di lezione quando l’insegnante è entrata in classe normalmente ed è rimasta sconvolta dalla scena che si è trovata davanti: i suoi alunni si passavano tra le mani due pistole. Non poteva credere ai suoi occhi. Tra selfie e video era come una festa. È successo in una scuola superiore di Soccavo, quartiere della periferia di Napoli.

La giornata era iniziata come tante altre. Il suono della campanella aveva scandito l’inizio delle lezioni. L’insegnante è arrivata in classe con i suoi registri alla mano. Giusto il tempo di appoggiare le sue cose sulla cattedra e ha sbarrato gli occhi: alcune alunne stavano giocando con due pistole. Ha immediatamente allertato la preside e quest’ultima ha chiamato il 112.

I carabinieri del nucleo radiomobile di Napoli sono intervenuti poco dopo e hanno recuperato le due armi, repliche di una Beretta 92. Erano senza tappo rosso e piombatura interna. Sembravano vere.

Secondo quanto ricostruito, le pistole erano state portate “per gioco” in aula da uno degli alunni della classe. I suoi compagni, incuriositi, hanno iniziato a passarsele, tra selfie e video per i social. Un “gioco” tra ragazzi, le armi erano finte, ma molto pericoloso per il suo significato. Le due armi erano una copia perfetta di quelle originali e trovarle in una scuola, in classe, tra alunni che stavano per ascoltare la lezione del giorno, è stato sconvolgente. Le due pistole sono state sequestrate. Accertamenti in corso per chiarire l’origine delle armi.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.