Don Maurizio Patriciello è uno di quei preti che davanti alla camorra lo sguardo non lo ha mai abbassato. È uno di quei sacerdoti di cui aveva parlato il procuratore generale Luigi Riello esortando tutti a fare la propria parte nel contrasto alla criminalità. Ieri è tornato a far sentire la sua voce, al fianco dei cittadini, dopo le due bombe esplose a meno di ventiquattro ore una dall’altra e che hanno gettato in un nuovo terrore gli abitanti dell’hinterland a nord di Napoli.

Prima un ordigno a una sala scommesse, la scorsa notte l’esplosione che ha danneggiato il cancello di uno stabile. Don Patriciello ha invitato i cittadini a scendere in piazza e a denunciare dopo la guerra di camorra tra i clan di Arzano per cui si sono stati fatti esplodere gli ordigni. «Rivolgo un appello ai miei cari concittadini di Frattaminore, al sindaco e agli amministratori comunali, ai vigili e carabinieri presenti sul territorio, ai commercianti e agli insegnanti, a politici e ai genitori: corriamo ai ripari prima che questa nuova ondata di camorristi ci chiuda in una asfissiante prigione. È un momento pericoloso per tutti. Scendiamo in piazza», ha affermato don Maurizio Patriciello.

«Chiamiamo a raccolta la società e le istituzioni. Chi sa, parli. Denunci. Inutile lamentarsi in famiglia e con gli amici. I nostri bambini sono in pericolo. Qualcuno potrebbe rimetterci la vita, essere colpito per errore durante una sparatoria o l’esplosione di una bomba. Un abbraccio a tutti i Frattaminoresi tenuti in ostaggio di giorno e di notte», ha concluso il sacerdote da sempre in prima linea contro la camorra. Il suo è un invito rivolto ai cittadini a non chiudersi nel silenzio dettato dalla paura o dall’omertà per il riscatto di un territorio sotto il giogo della criminalità. Periferia sfregiata, abbandonata, e ora anche terrorizzata da una camorra che è tornata a imporre la sua legge con le bombe e gli attentati. Istituzioni dove siete? Il sindaco di Frattaminore, Giuseppe Bencivenga, ha scritto al prefetto di Napoli, Claudio Palomba, chiedendo di «alzare ulteriormente l’attenzione sul territorio alla luce delle ultime deplorevoli azioni messe a segno dalla criminalità organizzata che si stanno susseguendo», ultima in ordine di tempo l’esplosione di un ordigno sabato 5 febbraio in via Turati.

«Nonostante il quotidiano, encomiabile impegno profuso da tutte le forze dell’ordine, carabinieri, polizia di Stato, guardia di finanza e personale di polizia locale, quest’ultimo, com’è noto, numericamente esiguo (solo quattro unità adibite all’esterno e distribuite su due turni) – ha scritto il sindaco – questi gravi episodi fanno sì che venga percepito da parte della cittadinanza tutta un diffuso senso di precarietà in tema di sicurezza, così pericolosamente messa a repentaglio». Alla luce di ciò e «al fine di far fronte alla crescente richiesta di presidio a garanzia della sicurezza di tutti», Bencivenga ha chiesto al prefetto «di adottare tutte le misure e gli interventi atti a garantire l’ordine e la sicurezza pubblica».

In un post pubblicato su Facebook, il sindaco di Frattaminore ha sottolineato l’impegno delle forze dell’ordine e la speranza che si riesca a fermare la nuova stagione di violenza che sembra essersi inaugurata. «Speriamo che questi episodi trovino presto una fine», ha spiegato il sindaco. Gli attentati dinamitardi hanno riacceso i riflettori sull’allarme criminalità, sul tema della periferia e della provincia degradata, sulla questione sicurezza, sul ruolo delle istituzioni, sul coraggio di parroci e associazioni che non abbassano lo sguardo e si fanno presidio di legalità, soprattutto in quei quartieri difficili dove si scontano anni e anni di assenza di politiche sociali, di prevenzione, di Stato che fa lo Stato fino in fondo.

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Napoletana, laureata in Economia e con un master in Marketing e Comunicazione, è giornalista professionista dal 2007. Per Il Riformista si occupa di giustizia ed economia. Esperta di cronaca nera e giudiziaria ha lavorato nella redazione del quotidiano Cronache di Napoli per poi collaborare con testate nazionali (Il Mattino, Il Sole 24 Ore) e agenzie di stampa (TMNews, Askanews).