È la nuova strategia di Marketing che ha rivoluzionato l’immagine aziendale. L’azienda di lingerie femminile Victoria’s Secret, famosa per le sue super modelle conosciute a livello mondiale come le “Angels” non sfileranno più. Sono state sostituite dalle “Collective“. Infatti, i nuovi volti di Victoria’s Secret sono sette ragazze note per la loro battaglia nel difendere l’uguaglianza di genere e del body positivity. Le VS Collective rappresentano una vasta gamma di identità sessuali, di genere e di corpo.
LE NUOVE AMBASCIATRICI – Mercoledì sono state presentate le nuove ambasciatrici: la calciatrice Megan Rapinoe, l’attrice Priyanka Chopra Jonas, la modella plus-size Paloma Elsesser, la modella difensore della salute mentale Adut Akech, la giornalista e fondatrice di Girl Gaze Amanda de Cadenet, la sciatrice professionista Eileen GU, la modella e attivista transgender Valentina Sampaio.
“Questo è un cambiamento drastico per il nostro marchio, ed è un cambiamento che abbracciamo dal nostro nucleo”, ha dichiarato il CEO di Victoria’s Secret Martin Waters in una nota. Waters è diventato CEO della società a febbraio dopo che L Brands, la società madre di Victoria’s Secret, ha tentato di vendere il marchio. L’anno scorso, L Brands, ha annunciato che avrebbe chiuso un quarto dei negozi Victoria’s Secret, e altri seguiti all’inizio di quest’anno. Waters ha così dichiarato mercoledì al New York Times che “le Angels non sono più culturalmente rilevanti”.
Secondo Women’s Wear Daily, il marchio aveva una quota di mercato del 19% nello spazio di abbigliamento intimo femminile negli Stati Uniti a dicembre 2020, in calo rispetto al 32% del 2015. Negli ultimi cinque anni gli ideali di bellezza che le Angels trasmettevano al pubblico non sarebbe più stato condiviso e così è iniziato il calo delle vendite. Chantal Fernandez, corrispondente senior della pubblicazione commerciale The Business of Fashion, ha affermato che “il rebrand annunciato questa settimana è la prima vera indicazione significativa di come VS stia cercando di portare avanti il suo marketing”.
Victoria’s Secret è stata fondata nel 1977 e ha contribuito a plasmare ciò che era considerato “sexy” alla fine degli anni ’90 e all’inizio degli anni ’00, con top model come Adriana Lima, Tyra Banks, Gisele Bundchen, Karlie Kloss e Doutzen Kroes. Famose le interviste che alcune di loro hanno rilasciato ai media americani dichiarando che nelle settimane precedenti alle sfilate, mangiavano solo cibi liquidi e alcune di loro la sera prima dell’evento non bevevano neanche acqua. Nel 2015, Kloss si è separata da Victoria’s Secret dopo due anni come angelo, dicendo a Vogue nel 2019 che “non sentiva che fosse un’immagine che riflettesse veramente chi sono e il tipo di messaggio che voglio inviare alle giovani donne di tutto il mondo su cosa significa essere belle”.
Nel 2018 è arrivato anche lo scivolone di Ed Razek, chief marketing officer di L Brands, che durante un’intervista al giornale di moda Vogue ha detto che non pensava che nel suo spettacolo annuale di VS dovesse includere “transessuali” – un termine obsoleto ritenuto offensivo da molti nella comunità LGBT. Quell’anno è stato quello dell’ultimo spettacolo ed è stato seguito solo da 3,3 milioni di spettatori rispetto ai 9,7 milioni del 2013. Così nel 2019, nello staff di modelle di VS, è entrata la prima modella transgender: Valentina Sampaio che ora si unisce al VS Collective. Il lancio della nuova linea di lingerie “VS collective” è previsto per il 2022.
Laureata in relazioni internazionali e politica globale al The American University of Rome nel 2018 con un master in Sistemi e tecnologie Elettroniche per la sicurezza la difesa e l'intelligence all'Università degli studi di roma "Tor Vergata". Appassionata di politica internazionale e tecnologia
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Elisabetta Panico