Italia prima in Europa per decessi
Allarme smog, blocco auto inutile bisogna passare all’energia pulita
Infatti nelle aree urbane, dove non si trovano impianti industriali, la responsabilità della produzione di ossidi di azoto e polveri sottili (che vediamo tra poco) è condivisa nei mesi freddi tra le caldaie per il riscaldamento domestico e la circolazione delle auto. Quando poi, come in questi giorni, permane a lungo un’area di alta pressione che spinge a terra i gas, in assenza di venti e di piogge, la concentrazione di inquinanti tende ad aumentare e si è costretti a disporre il blocco delle auto ed, eventualmente, la riduzione delle temperature nelle case.
Provvedimenti che servono per mitigare l’effetto, ma non per eliminarlo. Come dice Rossella Muroni, è come andare al Pronto Soccorso. Se sei conciato davvero male non ti guariscono, ma cercano di evitare il peggio… E delle polveri sottili ti sei scordato? Macchè! Magari ce ne potessimo scordare… Sono la forma peggiore di inquinamento atmosferico. Spesso ci si domanda: «Va bene, la polvere non sarà salutare o benefica, ma possibile che sia così letale?». Purtroppo sì e il motivo è legato soprattutto alla dimensione dei granelli che la compongono. Si definiscono “sottili” quelle polveri che sono costituite da granelli molto più piccoli di quelli che siamo abituati a vedere, ad esempio la polvere domestica o la sabbia del mare (circa un millimetro). Sono comunemente indicate con la sigla “PM”, Polveri Micrometriche, cioè con granelli della taglia di un millesimo di millimetro. Quindi, le PM 1 sono delle dimensioni di circa 1 millesimo di un millimetro, mille volte più piccole di un granello di sabbia; i PM 5, delle dimensioni di 5 millesimi di millimetro e così via. Essendo così piccole, i filtri naturali del sistema respiratorio hanno maglie troppo larghe per trattenerle. I granelli raggiungono perciò la superficie del polmone dove si trovano gli alveoli.
Gli alveoli sarebbero preposti solo allo scambio di gas, ossigeno in ingresso e anidride carbonica in uscita. I granelli invece sono solidi, ma se molto piccoli, riescono ad attraversare la struttura spugnosa dell’alveolo, penetrando nei suoi canali, e raggiungendo il flusso sanguigno, da cui sono poi trasportate in ogni organo del corpo. L’effetto delle polveri sottili sulle cellule non è ancora ben noto, anche perché dipende dalla dimensione del granello, dalla sua composizione chimica e dal tipo di cellula con cui viene a contatto. Però una cosa è certa, bene non fa, proprio per niente. Uno studio condotto dalla prestigiosa rivista scientifica Lancet dimostra che perfino le malattie neurodegenerative, come Parkinson o Alzheimer, sono favorite da un ambiente contaminato da polveri sottili.
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