Due carabinieri M.C. e W.I. sono stati arrestati dai loro colleghi del comando provinciale di Napoli. I due sono accusati di falso, favoreggiamento e rivelazione di segreto di ufficio. Arrestato anche un ras del Clan Longobardi Beneduce di Pozzuoli, G.D.C, accusato di aver gambizzato nel 2018 uno spacciatore che si rifiutava di comprare da lui gli stupefacenti.

Gli arresti sono stati eseguiti dai carabinieri e coordinati dal pm della Dda di Napoli Giuseppe Visone, e sono il frutto di un’articolata attività investigativa avviata alcuni anni fa dopo alcune rivelazioni di pentiti. Secondo la ricostruzione fatta dal Mattino, M.C. avrebbe fatto delle soffiate a esponenti del sodalizio dei Polverino di Marano su controlli nella zona dove all’epoca si nascondeva uno dei boss.

Altre accuse sarebbero arrivate anche da pentiti operanti a Quarto e nel Rione Traiano, che avrebbero riferito di aver fatto favori al militare in diverse occasioni: soldi, conti del ristorante pagati e auto in cambio di soffiate e favori ai clan tra cui i Cutolo del Rione Traiano. Al boss di quest’ultimo sarebbe arrivato a chiedere anche una barca. Decisive nelle indagini sono state le intercettazioni che hanno messo nel mirino anche l’altro carabiniere ora agli arresti domiciliari.

M.C. avrebbe chiesto informazioni coperte da segreto a W.I. su indagini riguardanti un suo conoscente. In un’altra occasione avrebbe svelato l’imminenza di un blitz. Dalle intercettazioni è emerso anche che W.I. era il flagello degli spacciatori extracomunitari della zona di Pineta Grande e Castelvolturno. Il militare avrebbe fatto irruzione nelle abitazioni sequestrando la droga senza arrestare nessuno. Droga che poi il militare avrebbe rivenduto ad altri spacciatori. Altre indagini proseguiranno per far emergere le responsabilità dei due.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.