“Misure in supporto ai compiti di cura ed educazione dei figli in tutti i casi di sospensione dell’attività didattica in presenza”. E’ quanto annuncia la ministra della Pari opportunità Elena Bonetti nel corso del question time alla Camera. Nel decreto Sostegno, che dovrebbe essere approvato entro metà marzo dal neo-governo Draghi, “vogliamo tutelare tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici per assicurare il diritto dei minori ad avere accanto figure adulte nel percorso educativo”.

Previsto dunque il lavoro agile, meglio conosciuto come ‘smart working‘, per i genitori dipendenti “che intendiamo estendere alle mamme e ai papà di figli minori di 16 anni. In caso di impossibilità a ricorrere al lavoro in modalità agile, per i lavoratori dipendenti verrà reintrodotto il diritto ad un periodo di congedo straordinario per tutta la durata corrispondente alla sospensione dell’attività didattica in presenza, anche in caso di quarantena, con un’indennità pari al 50% della retribuzione dei genitori, sempre per figli minori di anni 14″, aggiunge.

“Per i lavoratori autonomi e quelle categorie più fortemente impegnate in prima linea nel contrasto all’epidemia, come i lavoratori del settore sanitario e le forze dell’ordine, quindi impossibilitate ad assentarsi dal lavoro, verrà reintrodotta la dotazione di voucher per l’acquisto di servizi di baby-sitting o servizi educativi” ha spiegato la ministra.

“Ripartono oggi con il voto in Commissione Lavoro al Senato i lavori per l’assegno unico e universale. Andiamo avanti perché dal 1 luglio ogni bambino del nostro Paese possa contare su questa misura strutturale, attesa da anni. È il primo pezzo del Family Act che realizziamo e consentirà alle famiglie di progettare su una base di certezza le scelte per il futuro dei nostri figli”  ha poi scritto su Facebook Bonetti.

CHE COSA E’ L’ASSEGNO UNICO – A partire dal settimo mese di gravidanza fino al compimento del ventunesimo anno del figlio, o dei figli, ogni famiglia riceverà ogni mese un contributo economico che va dai 50 ai 250 euro. L’assegno unico – che sarà in vigore da luglio 2021 – è una misura volta ad alleggerire la pressione economica sulle famiglie e sarà composto da una quota fissa, indicativamente attorno ai 100 euro, o anche meno, e da una quota variabile che cambierà in base all’Isee. In totale sono 3 miliardi le risorse stanziate per il contributo per il 2021 e 5,5 per il 2022. Secondo le stime dell’Istat, i destinatari dell’assegno unico saranno circa 11 milioni di nuclei familiari.

L’importo medio per ogni famiglia sarà pari a circa 2.991 euro l’anno.

A CHI SPETTA – Il nuovo Assegno unico spetta a tutte le tipologie di famiglia senza distinzione, come specificato dal ministro Gualtieri. Ciò significa che spetta: sia alle famiglie con lavoratori dipendenti; sia alle famiglie con lavoratori autonomi; sia alle famiglie con disoccupati e incapienti.

 

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