E su M5S avverte: “Noi alternativi ai populisti”.
Biffoni: “Abuso d’ufficio, da cambiare oppure via”. Il sindaco di Prato lancia un appello a Elly Schlein sulle riforme Nordio
Matteo Biffoni, il sindaco (PD) di Prato, non ha dubbi: “L’abuso d’ufficio così com’è non va bene, lo dico così come lo dice l’Anci: si può riformare, emendare, modificare: ma se non ci riusciamo va abolito”. Biffoni, che è al termine del suo secondo mandato da primo cittadino, ne è convinto. Ha due mandati alle spalle. E due disavventure giudiziarie, di quelle “ordinarie”.
Partiamo da queste?
“Stiamo parlando di avvisi di garanzia per abuso d’ufficio. Uno è già stato archiviato. Ordinaria amministrazione, sono ormai parte della dotazione organica, del kit del Sindaco, questi avvisi di garanzia, anche se…”
Anche se qualcuno li cavalca subito.
“Esatto. L’opposizione ci ricama, la stampa fa da grancassa. Ti trovi con i titoloni sui giornali, che poi quando viene archiviato il procedimento diventano due righe in ultima pagina”.
E non esiste presunzione di innocenza ma presunzione di colpevolezza. Forse nei Comuni medi ancora più che nelle grandi metropoli.
“L’avviso di garanzia dice che sei in un fascicolo di indagine, a tua tutela. Per le comunità cittadine invece è l’antipasto di uno scandalo e poi interviene la Severino, che a fronte di una prima condanna non definitiva ti rende incandidabile”.
Una tempesta perfetta. Vogliamo parlare della selva dei reati corruttivi?
“Una babele che va da ogni forma di peculato, da quello in atti a quello d’uso, a ogni forma di illecito vantaggio, dalla turbativa d’asta al traffico di influenze: tali e tanti paletti da rendere quasi impraticabile il campo della PA. Bisogna stare attenti a tutto: io firmo ogni volta chiedendo i pareri legali e avendo cura di tutta la massima trasparenza, ma le dico la verità, non so mai come può andare a finire. Nessun Sindaco può rimanere senza avvisi di garanzia, è ormai la prassi”.
Anche numericamente. Ognuno dei primi cento Comuni italiani vede almeno un procedimento amministrativo aperto sul Sindaco.
“Rimango basito da un altro dato: il 98% dei procedimenti penali aperti viene archiviato. E stiamo parlando di cinquemila fascicoli. Proviamo a calcolare il dispendio di risorse, di personale investigativo e giudiziario coinvolto? È evidente che c’è un grosso problema di sistema”.
Ha attivato la polizza per la tutela legale?
“Si, me la pago da solo. E poi c’è una polizza del Comune che prevede il rimborso delle spese giudiziarie in caso di assoluzione. Intanto però ad ogni nuovo fascicolo si interrompe sempre un po’ l’attività e a risentirne è l’interesse della comunità cittadina ad essere ben amministrata”.
Dunque ha ragione il ministro Nordio, servono tutele per chi guida la P.A.?
“Senza dubbio bisogna permettere a chi esercita il difficilissimo mestiere di Sindaco di operare serenamente. Oggi è molto complicato. E lo diciamo tutti: sindaci di destra e di sinistra”.
La segretaria del Pd, Elly Schlein, è scettica.
“Alla segretaria dico: se riesce a convincere tutti di come si può riformare l’abuso d’ufficio, bene. Deve fare un passaggio con l’Anci e avere l’approvazione della maggioranza. Se non si riesce a riformarlo in meglio, allora va abolito. Intendiamoci: io preferirei riformarlo. Temo che non sia fattibile. E allora tra le due ipotesi: tenerlo com’è, oppure eliminarlo, scelgo di eliminarlo”.
Bisogna fare battaglia prima nel Pd, a quanto pare. Che giudizio dà di Elly Schlein?
“Io non ho votato Elly Schlein e non la rivoterei. Voglio continuare a lavorare con il Pd. Ma quando dice bisogna essere radicali le ricordo che il Pd nasce per essere un partito riformista e di governo. Opporci a quel che ci convince va bene, ma la sua costruzione di proposta politica va rafforzata. Penso che il Pd debba caratterizzarsi da una proposta più profonda. Ma ci deve guidare la volontà di riformare i processi. Bene l’esito dei congressi, ma va ricostruita una postura politica del partito democratico che sia radicale nei valori e altrettanto robusta e ben piantata nella proposta di governo”.
Non la convince il flirt con Conte e il M5S?
“No, a partire dall’Ucraina. Su quello non voglio tentennamenti. A partire da Letta e Guerini noi Dem abbiamo avuto una posizione chiara e netta, e quella posizione va mantenuta senza titubanze. La votazione della scorsa settimana dove in Europa ci si è spaccati, non è stata una bella prova. E dal M5S bisogna stare alla larga non solo per l’Ucraina. Se imbarchiamo posizioni populiste perdiamo il senso della nostra missione. Immagino che in un primo momento la segretaria abbia avuto una fase di sbandamento. Ora non scherziamo, il Pd si rimetta in riga”.
A proposito del difficile mestiere dei sindaci, c’è qualche criticità tra la segreteria Schlein e Gualtieri…
Il Sindaco della Capitale sta facendo uno sforzo immane anche sul tema dei rifiuti, con il termovalorizzatore. Mi aspetto dal mio Pd che gli si stia affianco, sostenendolo con forza. Siamo un partito riformista e un partito di governo alternativo alle destre e ai populisti. Ricordiamocelo. Altrimenti si diventa altro.
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