La Corte Suprema dello Stato della Pennsylvania ha annullato la condanna di Bill Cosby. L’attore è stato rilasciato dal carcere della Pennsylvania dove stava scontando la sua pena a tre-dieci anni di reclusone per violenza sessuale. La sentenza era stata emessa il 26 aprile del 2018. La pena dai tre a i dieci anni di carcere. La Corte ha accolto la richiesta degli avvocati di Cosby che aveva scontato tre dei dieci anni cui era stato condannato sulla base di un accordo. La stessa Corte Suprema aveva confermato la sentenza in appello nel 2019.

Cosby negli anni Ottanta era una star della televisione e di Hollywood e tra gli attori più pagati degli Stati Uniti. In Italia divenne celebre per la sua sitcom I Robinson della quale era ideatore, produttore e protagonista nei panni del buon padre di famiglia. Compirà 84 anni il prossimo 12 luglio. La sua scarcerazione sta facendo molto discutere negli USA sconvolti negli ultimi anni dall’uragano, non privo di controverse, del #Metoo. La condanna arrivata nel 2018 fu la prima ai tempi del #Metoo.

Ad accusare Cosby un’ex impiegata della Temple University di Philadelphia. 2004. Cosby aveva invitato l’allora 31enne nella sua casa di Cheltenham Township. L’attore era sposato dal 1964 e aveva avuto cinque figli. La donna denunciò subito e disse di essere stata drogata e costretta a un rapporto sessuale che invece Cosby ha sempre definito consenziente. L’attore rilasciò una deposizione in un hotel di Philadelphia del 2005 e i suoi avvocati ottennero che non venisse incriminato per alcun reato e la causa si chiuse con un accordo riservato.

Dieci anni dopo, poco prima che su tutto cadesse la prescrizione, il verbale di quella testimonianza fu richiesto dagli avvocati, il sostituto procuratore Kevin Steele riaprì il caso e il New York Times pubblicò il verbale in prima pagina. Il settimanale New York Magazine raccolse 35 testimonianze e accuse nei confronti di Cosby da parte di donne, sei delle quali testimoniarono in aula. I procuratori conclusero che l’attore era un predatore seriale. “Sono sempre stato un incorreggibile playboy, ma non uno stupratore”, ha dichiarato in seguito Cosby che si è sempre proclamato innocente, rifiutando di partecipare ai programmi di recupero e quindi alla possibilità di ottenere gli arresti domiciliari.

Il processo era cominciato nel dicembre del 2015 alla Procura di Montgomery County. Non sarebbe stato equo e corretto perché il sostituto procuratore Steele ha riaperto un’inchiesta che era stata chiusa dieci anni prima, con quell’accordo stragiudiziale – non provato nel 2018 – strappato dagli avvocati con la promessa dei magistrati di non incriminare l’attore e perché il dibattimento fu condizionato dalla testimonianza di altre vittime estranee al merito della causa. “Una terribile ingiustizia è stata corretta”, ha postato su Twitter Phylicia Rashad, per anni coprotagonista de I Robinson accanto a Bill Cosby. Un tweet che è costato numerose critiche. L’accusatrice di Cosby, Andrea Constand, ha commentato la notizia come una decisione “deludente” che rischia di “scoraggiare” le donne vittime di violenza nel denunciare i loro aggressori.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.