Valido per benzina, gasolio, Gpl, metano e per la ricarica di veicoli elettrici. È il bonus benzina  introdotto dal decreto sul caro-energia, varato dal governo Draghi per contrastare l’impatto economico sulle famiglie dell’aumento dei prezzi del carburante, dovuto alla guerra in Ucraina e alla speculazione internazionale. 

Un bonus dal valore fino ai 200 euro a cui possono accedere i datori di lavoro privati, che possono riconoscerlo ai propri lavoratori dipendenti. Il voucher, come spiegato nelle istruzioni pubblicate dall’Agenzia delle entrate, possono essere corrisposti da subito, senza necessità di accordi contrattuali.

A chi è destinato

Il bonus, dal valore massimo di duecento euro, è destinato ai datori di lavoro privati e ai lavoratori autonomi, purché abbiano dipendenti. Esclusi invece dalla platea le amministrazioni pubbliche. Per quanto riguarda i lavoratori dipendenti, non è previsto alcun limite reddituale per poter ricevere il voucher, valido fino al 31 dicembre 2022.

Come ottenerlo

Il dipendente non deve presentare alcuna domanda specifica. È infatti il datore di lavoro a decidere se erogarlo e con quale importo, anche inferiore ai 200 euro. L’incentivo non viene necessariamente riconosciuto a tutti i dipendenti, ma può essere erogato dall’azienda a fasce omogenee di lavoratori o anche a un singolo dipendente.

Come può essere speso

Come ricordato, il buono benzina in realtà può essere elargito anche per la ricarica di veicoli elettrici. Inoltre è valido anche per i rifornimenti di altri carburanti, compresi gasolio, Gpl, metano e carburante per l’autotrazione.

Benefit e retribuzione

Al fine di fruire dell’esenzione da imposizione, i beni e i servizi erogati nel periodo d’imposta 2022 dal datore di lavoro a favore di ciascun lavoratore dipendente possono raggiungere un valore di 200 euro per uno o più buoni benzina. E un valore di 258,23 euro per l’insieme degli altri beni e servizi (compresi eventuali ulteriori buoni benzina)

I buoni benzina possono essere erogati anche per finalità retributive. In questa ipotesi, l’erogazione deve avvenire nell’anno in corso e in “esecuzione dei contratti aziendali o territoriali”, nel rispetto della normativa prevista, per i premi di risultato

Redazione

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