La gestione dell'emergenza
Borrelli fa scuola, Boccia manda 90 assistenti civici per controllare le spiagge napoletane
Una riunione “straordinaria” di giunta è in programma domani a Palazzo San Giacomo. Sindaco e assessori si ritroveranno per formalizzare al governo la richiesta degli “assistenti civici” da avere in città. Dovrebbe diventare operativa la proposta del ministro Francesco Boccia che, da una parte, crea consensi e ottimismo mentre, dall’altra, parte già alimenta critiche e opposizioni. Casacche azzurre, scritte dorate sulle spalle, ecco la “divisa” che sarà indossata dai 60mila assistenti civici che la Protezione Civile si appresta a reclutare in tutta Italia. Si cercano volontari pronti a mettersi a disposizione dei Comuni per tre giorni a settimana e un totale di 16 ore. D’altra parte, ieri pomeriggio, anche il governatore campano Vincenzo De Luca ha ribadito tre concetti sulla movida: gli assembramenti sono vietati, la mascherina è obbligatoria, serve senso di responsabilità per evitare che la curva dei contagi subisca un’impennata.
“Lavoreranno sicuramente sulle spiagge libere – spiega il generale Ciro Esposito, comandante dei vigili urbani di Napoli – per avvicinare chi non rispetta le distanze personali o non ha la mascherina chiedendogli di adeguarsi alle norme di sicurezza. Sul litorale ne serviranno almeno 90, ma sarà la giunta a decidere dove impiegarli. C’è chi pensa di utilizzarli nei parchi pubblici, chi propone la loro presenza nei mercatini e nei giardini pubblici. L’assessore Menna coordinerà gli assistenti che si occuperanno delle spiagge libere, ma godrà della collaborazione di altri colleghi”. Mancano i caschi bianchi in città. L’organico attuale, pari a 1.600 unità, presenta un “buco” di 800 agenti: per il lavoro ordinario della polizia municipale sono previsti in pianta organica 2.300 vigili urbani. “Gli assistenti civici saranno di aiuto importante perché si affiancheranno ai volontari della Protezione civile – aggiunge Esposito – Si partirà con 90 unità, ma il loro numero però potrebbe triplicarsi o quadruplicarsi per monitorare mercati, parchi, cimiteri e giardini. Il Comune dovrà soltanto fornire loro le casacche e assicurarli contro eventuali infortuni”.
Insomma, avete tempo libero? Mettetevi a disposizione del Comune, come in passato hanno fatto i nonni civici davanti agli ingressi delle scuole, poi spariti perché il Comune non aveva neanche i soldi per rimborsare il costo dei mezzi di trasporto. Sulla faccenda il sindaco Luigi de Magistris è chiaro: “Mi piace il termine di assistenti civici per evitare che qualcuno possa pensare alle ronde che a Napoli non ci saranno mai. Sono convinto che questa proposta nasca dalla volontà di aiutare Napoli e tutte le città italiane a partire dopo la pandemia”. La novità piace al sindaco di Pozzuoli: “Spero che il reclutamento di 60 mila assistenti civici non sia un annuncio, ma un’azione concreta – commenta Vincenzo Figliolia – Pozzuoli è una città ricca di attrattive e d’estate richiama migliaia di giovani che si riuniscono sul lungomare Pertini o sulla Darsena. L’arrivo degli assistenti civici potrà esserci utile per la movida, visto che i giovani hanno interpretato la fine del lockdown come una sorta di ‘liberi tutti’ e questo ha scatenato il caos durante lo scorso fine settimana”.
Opinione condivisa da Lorenzo Balducelli, sindaco di quella Massa Lubrense le cui spiagge sono state prese d’assalto dai bagnanti nel corso del weekend: “Gli assistenti civici? Ce ne servono almeno 30, a patto che si attribuisca loro anche il potere di fare multe per far rispettare le regole”. Da Ercolano, invece, arriva l’altolà di Ciro Buonajuto secondo il quale “le multe non può farle chiunque, ma soltanto chi è preparato in materia”. Per il sindaco di Ercolano il problema è un altro: “L’idea di inserire disoccupati e percettori del reddito di cittadinanza nel tessuto sociale come assistenti civici è condivisibile, ma bisogna fare chiarezza: queste nuove figure da chi dipenderanno? Che cosa succederà se dovessere ferire o essere ferite da qualcuno?” Da Sorrento, infine, arriva una decisa stroncatura. Secondo il sindaco Giuseppe Cuomo “quella degli assistenti civici è un’iniziativa inutile e tardiva: se ad oggi i cittadini che godono del reddito di cittadinanza hanno avuto una proroga di 60 giorni, figurarsi quando potranno iniziare a essere impiegate queste nuove figure, con le lungaggini e l’inefficienza tipiche della burocrazia italiana”.
© Riproduzione riservata







