La protesta: "Assurdità, non ci stiamo"
Camionisti spennati per il condizionatore acceso, la multa di 432 euro: “Caldo record, rischiamo la vita”
È scattata la protesta degli autotrasportatori, per una delle sanzioni meno conosciute dagli automobilisti e che negli ultimi giorni ha messo la categoria al centro dell’attenzione della Polizia . La sanzione, anche piuttosto salata: 432 euro per aver tenuto il motore acceso, a veicolo fermo, per far funzionare l’aria condizionata. L’infrazione è contemplata dal Codice della Strada (articolo 157 commo 7-bis) e prevede una multa che va dai 216 ai 432 euro.
“Si moltiplicano le segnalazioni che ci giungono da parte di autotrasportatori multati con sanzioni che arrivano a superare i 400 euro, rei di trovarsi in attesa del carico col motore acceso per trovare sollievo dalla calura, pratica che sappiamo essere vietata dal Codice della strada”, ha denunciato la portavoce dell’associazione di categoria Ruote Libere, Cinzia Franchini, portando all’attenzione le difficoltà di restare per ore nell’abitacolo di un tir con il caldo record delle ultime settimane.
“L’ultimo caso è avvenuto a Castelnuovo di Garfagnana (Lucca). Nello specifico l’autotrasportatore era da ore in attesa nel piazzale antistante a un’azienda e l’accensione del motore era legata solamente alla necessità di far funzionare il condizionatore per cercare di resistere al caldo torrido di questi giorni, in attesa del carico – ha dichiarato in una nota Franchini – Ci associamo all’appello già lanciato dal Comitato uniti perla vita dei conducenti e condiviso dall’Asaps affinché il ministero dell’Interno preveda una deroga all’articolo 157 del Codice della strada, comma 7 bis (è fatto divieto di tenere il motore acceso, durante la sosta del veicolo, allo scopo di mantenere in funzione l’impianto di condizionamento d’aria del veicolo stesso) nel periodo estivo più caldo”.
Il testo detta il “divieto di tenere il motore acceso durante la sosta del veicolo allo scopo di mantenere l’impianto di condizionamento d’aria nel veicolo”. Per Franchini, “in questi giorni, col condizionatore spento, le cabine dei mezzi posti al sole arrivano a temperature prossime ai 50 gradi, una situazione invivibile che mette letteralmente a rischio la vita dei conducenti, sia nel momento del riposo sia in quello della attesa per il carico. A fronte della mancanza di buon senso da parte di agenti, in particolare della polizia locale – conclude Franchini -, che continuano a sanzionare comportamenti dettati semplicemente dalla sopravvivenza, ci rivolgiamo dunque al ministero dell’Interno affinché venga considerata la peculiarità degli autisti dei mezzi pesanti. La tutela dell’ambiente è certamente importante e in generale i mezzi fermi devono restare spenti, ma qui parliamo di una esigenza essenziale per gli autotrasportatori. Consumare gasolio per sopravvivere al caldo non è un capriccio ed essere multati per questo è una assurdità“.
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