Quattordicimilasettecentoquattordici punti che valgono attualmente il primo posto nel ranking europeo del calcio. Come il calabrone che vola ignorando le leggi della fisica, così l’Italia del calcio svetta a livello continentale nonostante tutti i parametri disponibili la collochino al di sotto di altre federazioni. Dietro di noi ci sono la Germania (13.928 punti), e le blasonatissime Inghilterra (13.875 punti) e Spagna (12.937 punti). A differenza di tante altre classifiche di tono decisamente platonico, questa graduatoria rappresenta invece un parametro di grande concretezza, tanto che dal prossimo anno le prime due nazioni del ranking avranno la possibilità di iscrivere ben cinque formazioni alla ricchissima e nuova edizione della Champions League.

Come si determina il punteggio

A determinare questa situazione è stato ovviamente il percorso estremamente positivo che le squadre italiane hanno compiuto negli ultimi anni quando sono state impegnate al di fuori dei patri confini, basti ricordare le tre finali – tutte finite male ahinoi – che lo scorso anno videro in campo Inter (Champions League), Roma (Europa League) e Fiorentina (Conference League), a cui si devono aggiungere la semifinale e i quarti di finale raggiunti in Champions rispettivamente da Milan e Inter. Vale la pena allora di ricordare come si determina il punteggio che determina questa classifica tanto importante quanto poco conosciuta. L’Uefa spiega chiaramente come: “I coefficienti dei club per federazioni si basano sui risultati ottenuti dai club appartenenti a quella federazione nelle ultime cinque stagioni di Champions League ed Europa League. I ranking determinano il numero di posti assegnati a ogni federazione (paese) nelle successive competizioni per club Uefa. I coefficienti stagionali dei club per federazioni si basano sui risultati dei club di ciascuna federazione nell’attuale stagione di Champions League, di Europa League e di Conference League”. Nel dettaglio si assegnano due punti per tutte le vittorie e un punto per i pareggi conseguiti nei gironi di qualificazione delle varie competizioni, un punto anche per le vittorie nelle qualificazioni e negli spareggi, mezzo punto invece in caso di pareggio. Ci sono poi i bonus: quattro punti per la partecipazione alla fase a gironi (Champions, Europa League), per la partecipazione agli ottavi e per i vincitori del gruppo (Europa League), 2 punti vanno invece ai secondi nel gruppo (Europa League) ai vincitori del gruppo (Conference League), un punto invece ai secondi nel gruppo di Conference, un punto anche per ogni turno raggiunto dagli ottavi (Champions ed Europa League) e per ogni turno raggiunto dalle semifinali (Conference).

Partire con il piede giusto

Tornando alle vicende di campo, possiamo dire che anche quest’anno le nostre formazioni hanno iniziato col piede giusto e i risultati di questa settimana lo confermano nettamente; la Lazio in particolare ha compiuto un’autentica impresa battendo il quotatissimo Bayern Monaco, mantenendo aperto un pronostico che sulla carta pareva proibitivo. Se i biancocelesti dovessero farcela, tutto il calcio italiano dovrebbe applaudire, se non per fair play quantomeno per interesse: con i bavaresi fuori, la Germania perderebbe la formazione più accreditata a portare quei punti utili alla causa del ranking. Viceversa, i ragazzi di Sarri potrebbero continuare l’avventura rimpinguando il bottino italiano. Molto bene anche il Milan che, retrocesso dalla Champions, adesso è una delle pretendenti alla vittoria finale dell’Europa League; il 3 a 0 col quale giovedì sera i rossoneri si sono sbarazzati del Rennes oltre ad aver ipotecato il passaggio del turno rappresenta un segnale importante a tutte le altre pretendenti. Il pareggio che la Roma ha strappato a Rotterdam profuma di buono: i giallorossi con Daniele De Rossi in panchina al posto di Mourinho sembrano aver ritrovato fiducia e un minimo di serenità. A questo punto superare per la terza volta in tre stagioni il Feyenoord sembra davvero impresa possibile che spalancherebbe le porte degli ottavi di Europa League per i quali si è già brillantemente qualificata l’Atalanta di Gasperini, così come in Conference la Fiorentina.

In attesa di Inter e Napoli

Adesso si attendono Inter e Napoli che la prossima settimana saranno di scena negli ottavi di Champions. I nerazzurri che viaggiano col vento in poppa in Champions partono favoriti con l’Atletico Madrid. Martedì a San Siro è in programma la gara d’andata; l’imperativo è quello di non sbagliare per non complicarsi la vita.Sulla strada del Napoli un’altra big del calcio iberico, il Barcellona che però sembra attraversare un lungo momento difficile. Sono ormai un lontano ricordo i tempi di Messi, Xavi e Iniesta e probabilmente questo è il miglior momento per affrontare i blaugrana. Pensiero che faranno in Catalogna riferendosi al Napoli che sembra il lontano parente di quello che lo scorso anno incantò in Italia e anche in Europa. Anche in questo caso il pronostico è aperto. Speriamo che il calabrone tricolore, continuando a ignorare ogni logica, prosegua nel suo volo che consentirebbe tra un anno di avere una squadra in giro per l’Europa.