La Serie A continuerà ad essere un campionato a 20 squadre. L’assemblea della Lega infatti ha votato per mantenere lo stesso format attuale con 16 voti a favore e solo 4 contrari. Questi quattro voti sono stati di alcune big del campionato: Inter, Juventus, Milan e Roma. “È stato confermato l’attuale format a 20 squadre del campionato di Serie A” ha annunciato la Lega in un comunicato ufficiale al termine dell’assemblea.

Serie A, riduzione a 18 squadre

Non è bastato quindi lo sforzo soprattutto di Juventus, Inter e Milan di premere per la riduzione delle squadre. Nei giorni scorsi, come rivelato dall’Ansa, era anche avvenuto un incontro tra i tre club, rappresentati dall’ad bianconero Maurizio Scanavino, l’ad nerazzurro Giuseppe Marotta, e il presidente rossonero Paolo Scaroni (in video collegamento) con il presidente della Figc Gabriele Gravina per cercare di spingere verso questa opzione. Nulla di fatto.

La decisione della Lega

Oltre a confermare il format attuale, “nel corso della stessa riunione è stata ribadita la assoluta necessità di mantenere nello statuto federale il diritto d’intesa, così come nei principali sistemi calcistici europei” si legge nella nota della Lega di Serie A. Inoltre, è stato approvato “il proprio documento di indirizzo contenente le proposte di riforma del calcio italiano“.

Serie A, perché vogliono ridurre il numero di squadre

Le quattro big del campionato, Juventus, Inter e Milan, hanno provato a ridurre il numero delle squadre di Serie A. Ma perché questa posizione? In primis perché un minor numero di squadre consentirebbe ai club di giocare meno partite durante il campionato nazionale. Un vantaggio in vista delle riforme delle coppe europee, che potrebbero prevedere un aumento sostanziale del numero di gare, soprattutto nella fase a gironi della nuova Champions League.

Sarebbe un vantaggio solo per le grandi squadre però, almeno per quelle che si qualificano nelle competizioni europee. Non a caso le squadre medie e più piccole hanno votato per mantenere l’attuale format. Anche perché in caso contrario ci sarebbero due posti in meno in Serie A, un rischio soprattutto delle più piccole, che avrebbero molto da perdere. Tipo gli introiti dalla vendita dei diritti Tv.

Cairo: “Volevano fare la Superleghina”

“In assemblea il clima è stato cordiale e senza toni alti, ma quella che hanno voluto fare è sembrata una Superleghina. L’altra era la Superlega, questa è la Superleghina”. A dirlo è stato il presidente del Torino, Urbano Cairo. “L’assemblea oggi ha confermato con una maggioranza schiacciante la volontà di mantenere il format a 20. Anche perché se guardi i campionati più importanti d’Europa, quello inglese e quello spagnolo, hanno 20 squadre” ha ribadito il patron del Toro.

Redazione

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