La medaglia più importante non è arrivata per un piattello, ma “ho dato tutto ciò che avevo e sono contenta così”. Commenta così Diana Bacosi l’argento conquistato alle Olimpiadi di Tokyo nello skeet, specialità del tiro a volo. Per la 38enne di Città della Pieve è la seconda medaglia consecutiva ai Giochi olimpici dopo l’oro conquistato in Brasile, nell’edizione di Rio 2016.

Bacosi col suo 55 su 60 è arrivata alle spalle dell’americana Amber English, che si è presa il gradino più alto del podio grazie ad un errore in meno nelle serie di spari. Terzo posto e medaglia di bronzo invece per la cinese Meng Wei.

Tra English e Bacosi è stato un testa a testa entusiasmante per tutta la durata della finale. Dopo i 20 tiri inaugurali e i turni ad eliminazione escono dai giochi la russa Natalia Vinogradova, la tedesca Nadine Messerschmidt, la thailandese Isarapa Imprasertsuk e la cinese Meng Wei, bronzo col punteggio di 46-60.

L’oro se lo giocano quindi Bacosi e Amber Ensligh, che arrivano all’ultima serie in perfetta parità di punteggio, a quota 47. Qui purtroppo risultano decisivi i due errori della 38enne di Città della Pieve (Perugia), mentre l’americana commette un solo errore portandosi a casa la medaglia del metallo più prezioso.

Una medaglia che Diana, dopo aver abbracciato il suo ct Andrea Benelli e il presidente della Fitav, Luciano Rossi, dedica “a tutti gli italiani, perché è stato un anno difficilissimo per tutti: la pandemia ci ha messo in ginocchio ma noi, come popolo, siamo stati capaci di rialzarci, nella vita come nello sport”.

“Il momento più bello della giornata è stato quando ho capito che una medaglia era sicura – ha spiegato ancora la tiratrice azzurra -. In questo anno ho avuto difficoltà sportive, ma il mio ct Andrea Benelli mi ha tirato fuori dal momento nero e mi ha portato fino a qui, e a questo argento”.

Redazione

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