La Lega ha rinnovato, trascorsi quaranta giorni dal congresso, le sue nuove cariche interne. Il Consiglio federale ha rimpolpato i ruoli di supporto diretto del segretario leghista. L’attuale vice di Matteo Salvini, Andrea Crippa, fa un passo indietro anche se «rimarrà al mio fianco», gli fa sapere il leader del Carroccio. Vengono riconfermati Claudio Durigon e Alberto Stefani, ma la notizia viene dai nuovi vicesegretari: Silvia Sardone (che prende esattamente il posto di Crippa) e Roberto Vannacci. Del secondo si è detto e scritto di tutto. È diventato, a seconda dei momenti, lo spauracchio, il mito, il tabù di chi lo dava come principale kingmaker della nuova destra e chi ne faticava a individuare un tanto irresistibile carisma.

Il profilo di Silvia Sardone

«La Lega si rafforza sempre di più attraverso la nomina a nuovi vicesegretari di Silvia Sardone e Roberto Vannacci. Mi compiaccio della scelta di premiare una donna; una scelta vera, perché le donne, in questo partito, vengono premiate per quello che sono, innanzitutto», ha detto in una nota la Responsabile del Dipartimento Famiglia della Lega, Simona Baldassarre. Silvia Sardone, attualmente eurodeputata leghista, non è un nome che può passare inosservato. La 42enne milanese è una secchiona. Laureata in giurisprudenza alla Bocconi, Dottorato di ricerca in Diritto delle Relazioni di Lavoro, Master in Business Administration. Da liberale, era entrata sin da giovanissima in Forza Italia. Con cui ha fatto tutta la gavetta: consigliera comunale, poi in Consiglio Regionale lombardo. Fino al 2018, quando qualcosa si rompe.

Sardone non rimarrà dietro le quinte

La leadership di Berlusconi presidiata da troppe guardaspalle. Su di lei puntava lo stesso Cavaliere, per la verità. Poi qualcosa o qualcuno deve essersi intromesso. Comunque, appena ha potuto, Silvia Sardone è volata ad Hammamet per rendere omaggio alla tomba di Bettino Craxi. Sentito da noi, Bobo Craxi conferma l’episodio: ha scambiato con la neo vicesegretaria della Lega un saluto. Sardone non rimarrà dietro le quinte. Ha personalità ed energia, capacità e ambizione. Se Vannacci è rientrato nei ranghi del partito, spegnendo i motori che sembravano pronti a esplodere, Sardone è in rampa di lancio. «Essere nominata vice segretario, la prima donna nella storia della Lega, è per me un grande onore e una responsabilità che assumo con entusiasmo, pronta a dare il massimo per la nostra comunità e a combattere, con determinazione, le sfide che ci attendono in Italia e in Europa», ha scritto ieri sui social Silvia Sardone, commentando la sua nomina alla vicesegreteria del partito.

«La mia militanza politica è sempre stata radicata nel territorio, tra la gente, ascoltando e rispondendo alle esigenze dei cittadini. In questi anni ho portato avanti numerose battaglie su temi cruciali, e continuerò a farlo con la stessa passione, fianco a fianco con Matteo Salvini. Mi riconosco in una linea politica fatta di coraggio, identità e spirito combattivo: valori che intendo rafforzare ulteriormente in questo nuovo incarico», ha concluso.

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Ph.D. in Dottrine politiche, ha iniziato a scrivere per il Riformista nel 2003. Scrive di attualità e politica con interviste e inchieste.