Un passo indietro
Meloni è scomparsa dalla scena: la premier non pervenuta tra i volenterosi a Kiev e Trump che si fa i fatti suoi
Il vertice a Kiev tra i leader europei con Zelensky e la premier collegata da remoto…

Giorgia Meloni è in un momento di grande difficoltà. Nel suo governo si litiga sul nodo cruciale che è la guerra in Ucraina: la Lega sta con Vladimir Putin e la Russia e frena sugli aiuti militari, Forza Italia mantiene una coerente linea atlantista. La premier però evita di esporsi troppo sul tema ma così facendo viene tenuta fuori della porta da coloro che al momento portano avanti l’iniziativa, ovvero Francia, Germania, Gran Bretagna e addirittura Polonia.
Meloni e i rapporti (non tanto) privilegiati
Il punto è che lei pensava sulla base dei rapporti privilegiati con Donald Trump di fare da ponte tra gli Stati Uniti e l’Europa ma Trump preferisce avere a che fare con i volenterosi, attraverso il suo storico alleato britannico (oggi rappresentato dal primo ministro Keir Starmer), ma è del tutto disinteressato alla von der Layen (presidente della Commissione Europea) e peraltro è anche sufficientemente scottato dalla inaffidabilità di Putin.
Trump sfilato dopo accordo su terre rare
Per cui dopo aver detto “in Ucraina vi porto la pace subito” si è sostanzialmente sfilato, certo facendo il figo nell’incontro di San Pietro con Zelenski, ma poi badando alle cose sue, a partire dall’accordo sulle terre rare, e lasciando agli altri il pallino dell’iniziativa.
Così Meloni tra i volenterosi che agiscono, la von der Layen che non c’è e Trump che si fa i fatti suoi è scomparsa dalla scena. Magari uscirà dalle difficoltà perché è abile ma al momento questa sua assenza va annotata perché fa compiere un passo indietro al profilo internazionale dell’Italia.
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