Il Coronavirus non dà tregua all’Italia. Sono 627 le vittime registrate nelle ultime 24 ore mentre i nuovi contagi sono 4.670. Dall’inizio dell’epidemia le persone colpite sono 47.021 contagiati, tra cui 4.032 morti (dato che già ieri ha superato quello cinese) e 5.129 guariti, 689 quelli in più rispetto a ieri.

In Itali sono 16.020 le persone ricoverate con sintomi, 2.655 in terapia intensiva (157 in più rispetto a 24 ore fa), 19.185 in isolamento domiciliare.

La Lombardia resta la regione con la situazione più critica. Rispetto alla giornata di giovedì 19 marzo si sono registrate 381 vittime e 2.380 nuovi contagiati. “I pazienti positivi sono 22264, +2380 rispetto a ieri, i ricoverati sono 7735, con un aumento di 348, a cui vanno aggiunti 1050 persone ricoverate in terapia intensiva, 44 in più, mentre i decessi sono 2549, 381 in più”, ha detto l’assessore al Welfare Giulio Gallera, che ha aggiunto che sono 4235 i dimessi.

LE FAKE NEWS – “Voglio smentire seccamente che il dipartimento di Protezione civile si starebbe preparando per dichiarare condizioni di biocontenimento in tutto il Paese tra qualche giorno. Sono fake news che vanno punite. E non abbiamo avuto problemi di posti negli ospedali, chi sta a casa non ha bisogno del ricovero”,  ha dichiarato il capo della Protezione civile e commissario all’emergenza Angelo Borrelli. “A noi non risultano difficoltà nelle terapie intensive. È evidente che ci siano attività impegnative e sostenute, che tutti i medici siano occupati e si lavori in modo sostenuto, ma a noi non risultano difficoltà», ha proseguito sottolineando che «quando gli ospedali devono alleggerirsi, fanno ricorso alla Cross e fino ad ora tutte le richieste alla Cross sono state accolte. La Cross ha sempre funzionato e ce lo dice anche la Lombardia”.

“Non sapremo mai quando sarà il picco – ha aggiunto – si parlava ragionevolmente della settimana prossima o successiva, ma non c’è un dato scientifico. Ci sono tendenze o valutazioni. Le misure finora hanno dato risultati: il numero di persone positive è frutto della circolazione del virus precedente alla stretta e ci auguriamo che con misure attuali e che saranno prese ci permetteranno di fermare l’epidemia”.

 

Avatar photo