“Il contagio non si ferma né con le parole né con le ordinanze, ma con una risposta sanitaria all’altezza della sfida, frutto di una programmazione capace di adeguare il modello alle esigenze reali. Perciò meno chiacchiere e più fatti se vogliamo vincere questa sfida, utilizzando al meglio le grandi risorse professionali esistenti e il prezioso contributo di quanti devono essere chiamati a rafforzare gli organici tuttora vuoti”.

Lorenzo Medici, leader della Funzione Pubblica Cisl della Campania, lancia un appello alle forze politiche regionali affinché tutte assieme affrontino questa situazione e si impegnino a fare fronte comune per tutelare l’eccellenza del comparto.

Mancano personale ed attrezzature, e l’assistenza territoriale deve essere rafforzata. Se qualcuno pensa di continuare a spremere gli addetti in servizio, e di fabbricare altri precari si sbaglia. Noi non lo consentiremo. Occorre – aggiunge Medici – un piano di reclutamento speciale di almeno 15 mila unità utilizzando tutti i fondi che il governo ha messo a disposizione per rafforzare la sanità pubblica.

La Funzione Pubblica sostiene che è il momento di uscire una volta e per sempre dalla logica dell’emergenza e puntare ad un cambio strutturale di sistema per posizionale la sanità campana sugli standard di altre regioni con la stessa popolazione. Come? Privilegiando soluzioni strutturali tarate su una nuova concezione di modello sanitario improntato alla separazione dei percorsi di accesso e al potenziamento dei distretti ambulatoriali come indicato dalle linee guida del Ministero della Salute, e dicendo basta a soluzioni improvvisate con strutture modulari inadeguate e del tutto inefficienti, solo uno spreco di denaro pubblico. La Campania ha oltre un miliardo per l’edilizia sanitaria, ma mancano programmazione e progettualità. Bisogna agire in fretta, partendo dalle strutture dismesse del centro storico a cominciare dal San Gennaro.

“Quanto hanno fatto gli operatori sanitari in questi terribili mesi – conclude Medici – ci ha confermato che abbiamo sul territorio professionalità eccezionali che, se vengono messe nelle condizioni di offrire al meglio la propria esperienza, non temono confronti con nessuno. Perciò va colta fino in fondo questa opportunità. Così eviteremo il disastro oggi e porremo le condizioni domani per offrire a tutti una risposta eccellente alla domanda di salute che viene dalla Campania, dal Mezzogiorno e da tutto il Paese”.

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