Il coronavirus fa vittime eccellenti. È morto all’ospedale Maggiore di Parma Ivo Cilesi, 61enne luminare della medicina italiana esperto in doll therapy Therapy per i pazienti in cura al centro Alzheimer del Ferb di Gazzaniga. Cilesi ha avuto una crisi respiratoria mentre si trovava a Salsomaggiore, dove collaborava in una struttura come consulente delle terapie non farmacologiche: da lì è partito un ‘tour’ tra gli ospedali, prima a Fidenza e poi a Parma.

Cilesi, pedagogista, musicoterapeuta e presidente dell’Innovative Elder Research di San Paolo d’Argon, è morto quindi nella notte tra domenica e lunedì all’ospedale Maggiore di Parma, dove era stato trasferito venerdì pomeriggio dopo il primo ricovero a Fidenza.

Proprio a Fidenza era stato sottoposto al tampone del coronavirus, risultando positivo. La sua compagna e collaboratrice, Giovanni Lucchelli, che vive a Salsomaggiore, è stato posta in stato di quarantena. Proprio la compagna ha spiegato che non ha idea di dove possa aver contratto il coronavirus. “Va considerato però – ha spiegato – che per lavoro girava almeno in tre ospedali”.

“Alzheimer Uniti Italia ha appreso con dolore la drammatica scomparsa del dottor Ivo Cilesi di cui ricordiamo le grandi doti umane e professionali. Avremo sempre il suo esempio come guida, esprimiamo inoltre gratitudine per la vicinanza e sensibilità sempre dimostrate verso la nostra associazione e tutte le persone fragili”, si legge sulla pagina Facebook di Alzheimer Uniti Italia, che ricorda così il luminare della doll therapy. Un messaggio in ricordo di Cilesi arriva anche Paola Brignoli, vicepresidente dell’Innvative Elder Research di San Paolo d’Argon, di cui il medico era presidente: “Caro Ivo, ci lasci tutti frastornati e addolorati! Sei un grande e io ho avuto una grande fortuna quella di averti nel cammino della mia vita! Una guida competente, silenziosa, garbata, umile ….un grande amico!”.

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