Via la mascherina “Trump 2020”, diventata scomoda dopo le rivolte generate dalle parole dell’ormai ex presidente Usa al Congresso, dentro quella con Paolo Borsellino per ricordare il giudice ucciso dalla mafia in via D’Amelio. È la strategia della mascherina targata Matteo Salvini, il leader della Lega che questa mattina ha elevato all’ennesima potenza il suo marketing politico applicato ai DPI.

Facciamo un passo indietro. L’ex ministro dell’Interno questa mattina era a Palermo alla vigilia dell’udienza del processo per il caso Open Arms, che vede il ‘Capitano’ indagato per sequestro di persona. Approfittando della situazione Salvini ha quindi deciso di fare visita all’albero della pace, uno dei tradizionali simboli della lotta alla mafia nel capoluogo siciliano, riponendo una corona di fiori in memoria di Paolo Borsellino e gli uomini della sua scorta, Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina.

Una mascherina che gli è stata passata da Alberto Samonà, assessore regionale in quota Lega nella giunta di Nello Musumeci: poche ore prima infatti nel selfie di rito postato sui social a bordo di un aereo indossava una semplice Ffp2 bianca.

Ma lungi da Salvini ‘pentirsi’ dell’appoggio a Trump. La scelta di girare l’Italia sin dagli ultimi giorni di ottobre indossando una mascherina col volto di ‘The Donald’ non viene sconfessata dal leader del Carroccio: “Condanno ogni degenerazione, ogni violenza, ogni arroganza e ogni sopraffazione: quella non è democrazia. Un conto è il confronto politico e un conto sono le scene incredibili e imbarazzanti che abbiamo visto nelle ultime ore e che rischiano di rovinare una presidenza positiva in termini economici e di accordi di pace in Medioriente”.

L’uso di una mascherina raffigurante Borsellino ha scatenato anche una forte polemica politica. “L’avidità di palcoscenico di questo personaggio è tale da essere pronto a creare il caso e la polemica strumentalizzando l’immagine di chi ha dato la vita per il nostro Paese. Semplicemente disgusto”, commenta sui social il responsabile nazionale della Sicurezza per il Partito democratico, il deputato Carmelo Miceli. Alle critiche dei Dem risponde lo stesso Salvini: “M5s e Pd mi criticano sempre. Se qualcuno riesce a fare polemica anche su una figura eroica come quella di Paolo Borsellino e sulla lotta alla mafia vuol dire che è fuori dalla storia”

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia