La comunicazione è decisiva in politica, e non da oggi. Ma in una nazione dove lo Stato vuole toccare tutti i palloni per giocarli male e ci tassa anche l’ossigeno ma una pizza arriva prima di un’ambulanza, e fare un passaporto è un calvario lungo mesi, la comunicazione non deve prevalere sulla sostanza dell’offerta. Essa è il mezzo più importante, ma se i politici sono follower anziché leader rischia di diventare un fine, sbagliato. Farsa dannosa. Per noi italiani. E questo è problema che si aggiunge a problema (cioè alla mancanza di visione della politica di una società moderna che si dia i mezzi per portare l’Italia nella ricchezza del futuro anziché indietro sull’orlo della povertà).

Con questa premessa, Elly Schlein dovrebbe proporre un modello di società, delle idee per realizzarlo, e in virtù di ciò opporsi al Governo, tenendo insieme un partito composto di parlamentari ma anche di amministratori (che da osservatore posso dire essere la parte migliore del Pd). Invece in pochi giorni, la segretaria, fino ad oggi distintasi solo per un risibile allarme fascismo e per qualche proposta incomprensibile che sta alla concretezza come un contraccettivo all’aumento delle nascite, prima ignora la richiesta dei suoi amministratori di aderire all’abrogazione dell’abuso d’ufficio che lega mani, produttività e carriere dei sindaci Pd, poi vota con Fratelli d’Italia sulla proposta della Lega per il terzo mandato dei Governatori.

Una cosa francamente a-meritocratica, posto che se un amministratore si rivela bravo e piace ai suoi cittadini elettori, non si capisce perché e per chi debba abdicare. A tanto si arriva al Nazareno, pur di ricercare il dualismo comunicativo che Schlein spera la issi a coprotagonista unica di Giorgia Meloni (con tutto vantaggio di quest’ultima, peraltro), tagliando così fuori la concorrenza di qualunque altro leader. Perfettamente congruente a questo disegno abbastanza illusorio, e da cui oltretutto uscirà sconfitta, sta il desiderio di consegnare alle panchine dei giardinetti Vincenzo De Luca, unico per capacità comunicativa e leadership a poter offuscare la sua stella nel Pd (anche se con qualche eccesso imperdonabile, vedi la sguaiata marcia su Palazzo Chigi per arringare contro Polizia e Premier). Voi non fatevi fregare come gli amministratori Pd.

Queste sono le Europee più importanti di sempre. E il derby importante è tra chi pensa che l’Europa si debba fare Stato o muoia, e chi pensa di lasciarla cosi, disarmata, divisa, esposta, stupida rompiscatole ideologica alla Timmermans e schiava della transizione verde, del politicamente corretto e del brocardo che vuole che l’America inventi, la Cina copi, e l’Europa regoli, con ciò lasciando noi al verde. Altro che teatrino su social e tv tra due donne, una delle quali ha delle idee (che possono piacere o meno), l’altra appare un luogo comune tanto superficiale da scaricare persino il proprio personale politico migliore. Indovinate voi quale delle due sia la Schlein…