Il 28enne pakistano noto ormai come «il detenuto che dorme sempre», perché da mesi trascorre tutto il giorno in una condizione di perenne torpore, sarà curato nel penitenziario di Secondigliano. A dare la notizia è l’associazione Antigone, la stessa che per prima aveva segnalato la storia di questo giovane. A giugno scorso gli osservatori di Antigone avevano incontrato il giovane pakistano in una cella del carcere di Regina Coeli durante le periodiche visite che l’associazione compie negli istituti di pena di tutta Italia.

Da questa visita era derivata una denuncia pubblica, una richiesta di aiuto per questo detenuto solo e in condizioni di evidente difficoltà. «Dopo la nostra denuncia pubblica – fa sapere Antigone il ragazzo è stato trasferito nel grande centro clinico del carcere di Secondigliano a Napoli. Una serie di approfondimenti medici sono stati programmati nei prossimi giorni, in particolare di tipo neurologico, per cercare finalmente di andare oltre quella semplicistica diagnosi effettuata a Regina Coeli secondo la quale il ragazzo sarebbe un simulatore. Non si possono simulare mesi e mesi di coma apparente», osservano da Antigone. L’associazione sta collaborando affinché un gruppo di ricercatori, che da anni lavora proprio sui disturbi neurologici funzionali incluse appunto le sindromi del sonno, possa mettersi in contatto con le autorità sanitarie del carcere di Secondigliano.

«È importante – raccontano da Antigoneidentificare la malattia specifica del ragazzo per poter intervenire correttamente. Trattandosi di sindromi molto rare servono neuropsichiatri esperti. Le autorità penitenziarie di Secondigliano si sono mostrate molto disponibili e ci stanno aiutando a creare questo ponte tra medici». Parliamo di un detenuto straniero che non ha alcuna sentenza definitiva a suo carico ma solo una misura cautelare.

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Napoletana, laureata in Economia e con un master in Marketing e Comunicazione, è giornalista professionista dal 2007. Per Il Riformista si occupa di giustizia ed economia. Esperta di cronaca nera e giudiziaria ha lavorato nella redazione del quotidiano Cronache di Napoli per poi collaborare con testate nazionali (Il Mattino, Il Sole 24 Ore) e agenzie di stampa (TMNews, Askanews).