È da venerdì mattina che nelle acque della Corsica c’è una grande chiazza di petrolio. Ad accorgersi del danno ambientale è stata la marina francese che durante un’esercitazione hanno notato che il petrolio stava raggiungendo l’isola della Corsica.

Il giorno seguente, la marina ha lanciato un “piano antinquinamento” per impedire che la chiazza raggiungesse i bagnanti sulla costa. Sabato mattina i militari francesi hanno rilevato due chiazze di petrolio oltre le 19 miglia nautiche che corrispondono a 35 chilometri. Le chiazze si stavano spostando a circa 5 miglia nautiche dalla costa orientale della Corsica, tra Aléria e Solenzara, ha detto in una nota la prefettura marittima francese del Mediterraneo.

Gli esperti del piano antinquinamento hanno certificato che la fuoriuscita era olio pesante e secondo loro è il risultato di un “degassamento” che comporta il rilascio di qualsiasi gas rimasto nei serbatoi di carburante o di petrolio greggio dopo che sono stati svuotati.

La prefettura ha detto che le dimensioni e la composizione dei prodotti coinvolti non sono biodegradabili e quindi è necessario l’utilizzo di attrezzature e unità antinquinamento specifiche per tali prodotti. Le chiazze sono alla deriva della costa e “alcuni materiali sono visibili fino a 800 metri dalla costa”, ha detto Christine Ribbe, portavoce della prefettura alla stazione radio francese France Inter. “Temiamo che una parte di questo inquinamento raggiunga la costa della Corsica”, ha aggiunto.

Il ministro dell’ambiente francese, Barbara Pompili, ha dichiarato che sabato visiterà il sito con il ministro della marina Annick Girardin. È stata aperta un’indagine sulla fuoriuscita e Pompili su Twitter ha ringraziato tutti i professionisti che si sono mossi per risolvere questo danno ambientale. Le autorità del dipartimento dell’Alta Corsica, la parte settentrionale della Corsica, hanno bloccato l’accesso alle spiagge dei comuni di Aleria fino a Ventiseri e hanno detto ai residenti “di non toccare raccogliere i grumi di petrolio che trovano sulle spiagge“. Inoltre, da venerdì sera, nelle stesse zone è stata anche vietata la pesca.
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Laureata in relazioni internazionali e politica globale al The American University of Rome nel 2018 con un master in Sistemi e tecnologie Elettroniche per la sicurezza la difesa e l'intelligence all'Università degli studi di roma "Tor Vergata". Appassionata di politica internazionale e tecnologia