Era diventato famoso soprattutto per Dodò, il pupazzo protagonista per la trasmissione per bambini L’albero azzurro della Rai. Ma Tinin Mantegazza era stato anche scrittore, pittore e scenografo. E poi ancora illustratore, autore di libri per l’infanzia e inventore delle “telefiabe”. È morto a Cesenatico, a 89 anni, nel trentennale dalla nascita del L’Albero Azzurro.

Mantegazza è deceduto dopo essere stato ricoverato per un malore all’ospedale Bufalini di Cesena. Era di origini milanesi ma dagli anni ’90 viveva nella cittadina della costa romagnola, in una casa-studio sul porto. Dagli anni ’50 aveva avviato le sue collaborazioni come illustratore con riviste come La Notte e il Corriere dei Piccoli. Negli stessi anni aveva aperto una piccola galleria d’arte chiamata La Muffola, dove si erano esibiti anche Enzo Jannacci, Giorgio Gaber, Paolo Poli, Cochi e Renato e Bruno Lauzi.

Realizzava pupazzi e animazioni per spettacoli teatrali e televisivi con la moglie Velia. tinin Tra le sue opere più famose il “sig. Totò” delle schede di approfondimento di Enzo Biagi.

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