In Sardegna è tempo di elezioni Regionali, si voterà a febbraio/marzo 2024. Un periodo particolare dovuto ad un episodio preciso, le dimissioni dell’allora Presidente della Regione, Renato Soru, nel novembre del 2008. Dopo quattro anni e mezzo di Governo innovativo e aver portato alla Sardegna numerose ed importanti riforme, Soru venne di fatto sfiduciato, su un emendamento della sua Giunta in materia urbanistica, dalla solita “Ditta” del Pd. Soru non si prestò ai “ricatti” politici e preferì dimettersi e andare al voto. Un film già visto. Da questa storia arriviamo ai giorni nostri.

Il profilo di Alessandra Todde

Da un anno per la candidatura a Presidente della Regione Sardegna circolava un nome, fintamente nascosto, ossia quello della Vice Presidente Grillina, Alessandra Todde. Eletta lo scorso anno Parlamentare. Leggendo i suoi commenti e ricordando le sue idee si possono capire alcune cose. Per quanto riguarda la Politica Internazionale, la Todde per prima cosa è contro l’invio delle armi a difesa dell’Ucraina. Se fosse dipeso da lei e dal suo Partito, oggi in Ucraina ci sarebbe Putin. Basterebbe questo per capire la sua idea di “sinistra” e di democrazia.

Guardiamo la politica Nazionale. Per la Todde, come per il suo Conte, niente inceneritori nella Capitale. Mentre, al contrario, ancora ci ricordiamo i danni fatti dai Grillini a Roma. Per la Deputata Grillina anche niente Nucleare e Rigassificatori. Ma non basta, per rimanere in Sardegna, la Todde si è espressa anche contro il Galsi, acronimo di Gasdotto Algeria Sardegna Italia. Un progetto che mira alla realizzazione di un gasdotto destinato all’importazione di gas naturale dall’Algeria all’Italia continentale attraverso la Sardegna. Un Opera strategica utile per evitare di essere dipendenti dal Gas Russo. Ma ovviamente per i Grillini era meglio così.
Ma la Todde ha avuto anche incarichi di Governo. Il 25 febbraio 2021 viene indicata come viceministra dello sviluppo economico nel governo Draghi, dopo essere stata sottosegretario di Stato al MiSE e Vice Ministro nel governo Conte II. La Sardegna dal suo ruolo poco ha avuto. Le crisi aziendali Sarde sono ancora tutte in piedi.

Le contraddizioni

Ma veniamo ai rapporti e alle considerazioni degli altri Partiti. La Todde il 4 settembre 2023 dichiarava: “Letta sbaglia. Il voto utile è quello dato a noi che abbiamo realizzato l’80% degli impegni presi. Noi parliamo di agenda sociale e progressista, il pd parla di agenda Draghi”. A parte la falsità di aver realizzato l’80% degli impegni presi, la Todde dimenticava di aver fatto parte egli stessa del Governo Draghi. In data 8 agosto 2023 la Todde su twitter prendeva in giro il campo largo di Letta. Il 5 agosto, sempre la Deputata Grillina, sui social pubblicava una foto con le facce di Calenda, Letta, Fratoianni e Tabacci dal titolo: L’ammucchiata delle liti, divisa su tutto. Il 4 agosto sempre sui social la Todde scriveva: “Calenda vuole il nucleare, i verdi no. Carfagna e Gelmini sono contro RDC, Speranza no. Fratoianni non ha votato fiducia a Draghi 55 volte. Calenda non vuole Di Maio, il PD lo candida. Solo un programma di sinistra risponde a questo. Il voto utile è senza dubbio al M5S”. Ci sarebbe da rispondere in romanesco…sticà, ma basterebbe semplicemente ricordare che loro, i Grillini, hanno governato con Salvini, il peggior Governo di destra della Repubblica Italiana.Insomma, la Todde ha sempre criticato non solo il Pd ma ogni forma di campo largo, affermando in varie interviste che in futuro non potesse esserci una alleanza con il Pd. Per concludere basti ricordare l’ultima apparizione pubblica di Grillo da Fazio, durante la quale ha affermato di aver rovinato l’Italia. Ecco non vorremmo che ciò accadesse anche nello specifico in Sardegna.

Il PD in Sardegna

Detto ciò guardiamo a quello che sta combinando il Pd in Sardegna. I vertici del Pd Sardo hanno organizzato dei tavoli invitando altri Partiti a partecipare per decidere programmi e Candidato Presidente. Tutti, però, hanno sempre chiesto al PD: ma è vero che a Roma hanno già deciso che il Candidato dell’asse PD-Grillo sarà la Todde? Risposta: no assolutamente, decideranno i Sardi e sceglieremo noi il modo. E’ passato del tempo e come si sa le bugie hanno le gambe cortissime. Da una parte i Progressisti Sardi capitanati da Massimo Zedda, Più Europa, Vari Movimenti e soprattutto una buona parte del PD Sardo guidato da Renato Soru hanno chiesto a gran voce le primarie per la scelta del candidato Presidente.

Renato Soru, colui che era tra i 40 fondatori del PD, colui che ha Governato la Regione in maniera innovativa, colui che ha fatto l’Europarlamentare del PD, ha non solo chiesto le primarie ma ha anche dato sua disponibilità alla candidatura a Presidente. Soru ha creato un movimento di opinione partendo nuovamente dal basso e fra la gente. Incontrando ogni settimana varie comunità e realtà locali. Insomma, ha riaperto e dato linfa ad una politica regionale schiava degli accordi romani e dei soliti caminetti della vecchia politica. Soru ha riattivato e dato nuova passione a molti elettori di un centro sinistra completamente spaesato dalla nuova Segretaria PD. Soru ha riallacciato i rapporti politici direttamente con i cittadini e le loro esigenze reali. Il tutto considerando l’elevato numero di persone che non vorrebbero andare a votare perché stanche e deluse dai soliti metodi di gestire la cosa pubblica. Niente passione, niente verità, niente idee, niente programmi ma solo spartizione di poltrone e tanta tantissima demagogia. Ecco questo il quadro. Secondo voi chi ha scelto Elly Schlein?

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Andrea Viola, Avvocato, Consigliere Comunale Golfo Aranci, Coordinatore Regionale Sardegna Italia Viva; Conduttore Rubrica Vivacemente Italia su Radio Leopolda