Cronaca
Conte (e il Pd?) in piazza Sì, ma senza bandiere
«Vi dò una notizia», annuncia Giuseppe Conte in un video da Foggia, nuova capitale del Movimento. «Venerdì 27 il M5S sarà presente alla manifestazione per porre fine alle violenze nel conflitto israelo-palestinese». E di notizie ne dà ben due, perché nel mondo nessuno sapeva che fosse in corso un conflitto Israelo-palestinese. Né la notizia era arrivata in Cisgiordania, dove ha sede l’Anp, i cui vertici non ne erano stati informati. Il governo dell’Autorità palestinese di Abu Mazen avrà avuto un sussulto, dopo essersi fatto tradurre in arabo il discorso di Conte. Che non è un passante qualsiasi, ma un ex presidente del Consiglio. E un leader politico che punta al massimo consenso a sinistra, tanto da riferirsi all’operazione antiterrorismo mirata a stanare Hamas in un angolo di Gaza, confondendola con l’intera Palestina.
Con buona pace delle migliaia di ignari palestinesi che ogni giorno continuano ad andare al lavoro in Israele. «Invito militanti, attivisti e simpatizzanti a scendere in piazza con l’unica bandiera della pace». Un corteo che non potrebbe tenersi, per inciso, in quella Striscia occupata dai miliziani di Hamas, blindata dal controllo armato delle Brigate Al-Qassam e dalla Jihad Islamica e puntellata di sponda da Hezbollah. Sono cinquecento i missili e i razzi sparati ogni giorno dalla West Bank verso obiettivi civili in Israele, più un centinaio dal Sud del Libano occupato da Hezbollah. Una manifestazione pacifista avrebbe dunque senso se promossa in segno di solidarietà con i civili israeliani, ma tant’è. Cortei di ‘pacifisti’ sfileranno in numerose città d’Italia, con un concentramento più importante in piazza dell’Esquilino a Roma, impegnandosi a non portare bandiere di singole organizzazioni né a sventolare quelle della Palestina. Un camouflage, insomma. Le adesioni sono quelle scontate: reti variopinte di associazioni ‘pacifiste, nonviolente e antifasciste’. Arci e Cgil non mancheranno. Ci sarà il M5S, con adesione formale.
E il Pd? Al momento, la sua partecipazione rimane un’incognita. Abbiamo chiesto a decine di suoi dirigenti e parlamentari. Nessuno lo sa. Deve decidere Elly Schlein, e si spiega perché il mistero resti fitto. La decisione potrebbe arrivare all’ultimo minuto e riguardare solo una delegazione, senza la presenza in piazza di Schlein. La piattaforma è vaga, l’adesione scivolosa. «Per ora non ho visto adesioni formali. Sul piano individuale ciascuno deciderà se partecipare», dice Piero Fassino. Tutto poggia su un appello congiunto di Amnesty International Italia e dell’Associazione delle organizzazioni di cooperazione internazionale (AOI) rivolto alle istituzioni italiane per «porre al centro dell’azione politica il rispetto dei diritti umani e della vita delle popolazioni civili». Un appello sospeso tra il tutto e il niente. E che porterà in piazza centri sociali e sigle di estrema sinistra che in questi frangenti cercano nuova linfa. Italia Viva vuol vederci chiaro.
«Sul Medio Oriente il campo largo finisce nell’ambiguità. Alle manifestazioni convocate venerdì dalla Rete Pace e Disarmo, ha subito messo il cappello il M5s di Conte. Il Pd non può lasciare solo il ‘diversamente’ amico, quindi Elly Schlein manderà una sua delegazione. Il punto è che le parole d’ordine di queste manifestazioni sono molto ambigue, si predica lo stop subito del conflitto, che non è la pausa umanitaria richiesta dall’Ue», fa notare la deputata di Italia Viva, Isabella De Monte. “Il cessate il fuoco invocato da questi pacifisti a senso unico – conclude – ignora completamente la strage perpetrata da Hamas in Israele, come se il gruppo terroristico non esistesse. Dispiace che queste posizioni trovino spazio nel campo largo». Più dura la denuncia del giornalista Iuri Maria Prado: «Ai cortei pacifisti in questi giorni abbiamo sentito gridare ‘Fuori gli Ebrei da Roma’, ‘All’inferno incontrerete Hitler’ e altre gravissime amenità antisemite. Se venerdì le sentiremo ancora i partecipanti non potranno più dire di non aver capito bene con chi stavano in piazza».
© Riproduzione riservata