Dopo i problemi tecnici del fine settimana che hanno coinvolto la piattaforma (Twitter) X, causando la rimozione di immagini e link ai post pubblicati prima del 2014, il futuro del social network continua ad essere incerto.

Le recenti parole di Elon Musk, che ha commentato l’accaduto volgendo lo sguardo al mondo del web, non rassicurano: “Al momento non ci sono grandi social, potremmo fallire, come molti hanno previsto”, ha scritto sul suo profilo.

Nelle scorse settimane aveva confessato un flusso di cassa negativo, a causa del calo del 50% circa delle entrate pubblicitarie e del pesante carico di debiti, “Abbiamo bisogno di andare in positivo prima di concederci il lusso di qualsiasi altra cosa”.

Twitter era stato acquisito dal fondatore di Tesla per 44 miliardi di dollari a fine 2022.

Tanti i cambiamenti apportati alla piattaforma in questi mesi per cercare di massimizzare i profitti e indurre gli utenti a spendere, alcuni dei quali ne hanno snaturato l’utilizzo: prima l’aggiunta delle spunte gold per gli account istituzionali, poi la rimozione per tutti gli account e la messa in vendita di quelle blu, dietro un abbonamento che ha consentito di avere funzionalità premium, tra cui la possibilità di postare testi o video più lunghi (dimenticando la prima caratteristica che decretò il successo del social).

Poi il nuovo algoritmo con la possibilità di vedere in timeline i tweet suggeriti di utenti che non si seguono; il cambio del nome: da twitter ad X, bannando ogni riferimento alle terminologie precedenti; lo scherzo (a causa di un bug) sul limite di tempo che era possibile passare sulla piattaforma; i tentativi di ripartire le entrate pubblicitarie condivise con i creator abbonati, oltre alla possibilità di inviare denaro e mance. Un sistema bombardato da novità che deve ancora trovare il suo equilibrio e il gradimento degli utenti, prima che sia troppo tardi.

Redazione

Autore