Emma Bonino è tornata a parlare degli scenari politici italiani e delle prospettive del centro. La leader di +Europa sembra aver le idee chiare verso un’apertura al campo largo del centrosinistra che possa mettere insieme anime diverse ma dare un’alternativa su temi precisi rispetto alla destra di governo.

Bonino e l’alternativa alla destra

In un’intervista a La Stampa, Bonino ha parlato di cosa bisogna fare per dare al paese un’alternativa credibile alla destra: “Intanto che le opposizioni si coordinino su iniziative che siano, per l’appunto, di opposizione a politiche del governo mi sembra un fatto positivo e perfino tardivo”. “Non penso che esista altro modo per costruire una coalizione tra forze anche molto diverse tra loro se non quello di unirsi su battaglie concrete, al di là delle etichette inutili e degli ego smisurati. Nel nostro caso abbiamo una storia politica che ci definisce. Per questo possiamo permetterci di fare iniziativa politica anche con chi su altro la pensa in modo diverso da noi. Poi le diversità restano, e per fortuna, io dico” ha aggiunto l’ex ministra.

Bonino, il terzo polo e il centrosinistra

Alla domanda sulle possibilità per far rinascere un Terzo Polo autonomo oppure posizionarsi nel centrosinistra, Emma Bonino è sicura: “Penso che un’equidistanza tra i due poli sia politicamente sbagliata. In Italia e nel mondo avanza una destra xenofoba e razzista, che limita i diritti e gli spazi di libertà e vorrebbe cancellare le diversità, che per fortuna esistono nella società. Piuttosto si tratta di verificare la possibilità di convergere su questioni politiche rilevanti. Non è scontata, ma penso che possiamo lavorarci, sperando che l’intelligenza prevalga sugli egoismi”, ha affermato la 76enne. Così facendo lancia un messaggio diretto ai centristi, a chi – come Enrico Costa e Luigi Marattin – sta cercando di far rivivere l’esperienza terzopolista con un appello per un partito unico liberaldemocratico.

Redazione

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