Come previsto, il parlamento finlandese ad Helsinki ha nella mattinata di martedì 20 giugno nominato Petteri Orpo nuovo Premier finlandese, dando vita ad un governo di destra che mette fine all’esperienza di governo della socialdemocratica Sanna Marin.

Orpo guiderà una coalizione composta dal suo partito, il Partito della Conservazione Nazionale (conservatore, membro del Partito Popolare Europeo), dai finlandesi nazionalisti di destra (partito che a Bruxelles aderisce ad ECR guidato da Giorgia Meloni), dal Partito popolare svedese che rappresenta gli interessi della minoranza di lingua svedese (membro dell’ALDE) e dai cristiano democratici (nel PPE come osservatori).

Il nuovo ministro delle finanze sarà Riikka Purra, leader del Partito dei finlandesi, euroscettica (ma favorevole all’ingresso nella NATO, avvenuto ad aprile), mentre la vice leader del PCN Elina Valtonen diventerà ministro degli Esteri quando il governo entrerà definitivamente in carica.

Petteri Orpo aveva condotto la campagna elettorale promettendo una drastica riduzione del deficit di bilancio del governo, con tagli alle spese e riduzioni di tasse. La nuova coalizione sposta anche molto a destra le politiche relative all’immigrazione, con il dichiarato obiettivo di tagliare le quote dei rifugiati, alzare l’asticella per i visti di lavoro e rendere più difficile per gli stranieri ottenere la cittadinanza, tutti punti chiave del Partito dei finlandesi.

Recentemente la Finlandia è entrata formalmente a far parte della Nato, dopo che la Russia ha lanciato la sua invasione su larga scala dell’Ucraina. La Finlandia condivide con la Russia un confine di 1.340 chilometri, il più lungo di tutti gli stati membri dell’Ue.

Redazione

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