Il caso
Gianni Vattimo non può sposare il suo Simone Caminada, la sentenza assurda del Tribunale di Torino
L’assistente di Gianni Vattimo, il trentottenne Simone Caminada è stato condannato dal Tribunale di Torino a due anni di reclusione per circonvenzione di incapace. Avrebbe approfittato del filosofo per mettere le mani sul suo patrimonio. La Procura di Torino aveva chiesto quattro anni. Il professore difende a spada tratta l’assistente e si sente vittima del sistema. Non ha neppure escluso in un’intervista di essere stato discriminato perché gay e ha annunciato di voler sposare il giovane collaboratore.
Il PM durante la requisitoria, per inquadrare la vicenda, ha detto “il prof. Vattimo è stato il più grande filosofo italiano del Novecento, non può permettersi di avere i problemi comuni legati all’ età”. Mi sento molto distante da Vattimo e non conosco gli atti del processo, ma trovo incomprensibile non rispettare le sue volontà. Una persona della sua vita e dei suoi soldi può fare quello che vuole. Vuole affrontare e/o non affrontare come gli pare i problemi legati all’ età? Liberissimo di farlo. In fondo, non risulta che il filosofo abbia una famiglia a cui nega gli alimenti. Inoltre, a questo proposito, non sembra neppure che il professore abbia preso un colpo in testa cambiando completamente la direzione della sua vita. In passato non aveva mai avuto una “famiglia da Mulino Bianco” e ha fatto scelte non convenzionali.
Si potrebbe disquisire a lungo dal punto di vista giuridico sui presupposti del reato di circonvenzione di incapace. Si tratta di un reato giuridicamente insidioso, a forma libera, cioè senza una modalità di azione predefinita, che, certo, deve tutelare il patrimonio del presunto incapace, ma anche, e direi soprattutto, la sua libertà di autodeterminazione. A leggere le dichiarazioni di Vattimo, sembra che sia proprio il processo ad interferire con le sue scelte e questo è un controsenso. Allora viene il sospetto che nelle aule di Tribunale il giudizio basato sul diritto si confonda con un certo giudizio morale. Sarebbe un grave errore sempre e comunque. Il professore ha il portafoglio più leggero? Se è contento, è una scelta che va rispettata.
© Riproduzione riservata






