A processo ci sono 4 indagati
Giuliano De Seta, la beffa per i genitori dello studente morto durante lo stage scuola-lavoro: l’Inail non li risarcirà
Per papà Enzo e mamma Antonella è l’ennesima beffa. I genitori di Giuliano De Seta, lo studente 18enne morto schiacciato il 16 settembre 2022 da un pesante blocco di metallo nell’azienda Bc Service di Noventa di Piave (Venezia), dove stava imparando un mestiere per vivere nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro, non verranno risarciti dall’Inail.
Lo studente veneziano di Ceggia, o per meglio dire i suoi genitori, non hanno diritto al risarcimento. Lo spiega oggi Il Gazzettino: Giuliano era infatti tecnicamente uno stagista e non un operaio della ditta.
Una posizione contrattuale che incide direttamente sul risarcimento: la norma lo prevede solo nel caso di stagista “capofamiglia”, non dunque il caso di Giuliano che vista l’età e la ‘professione’ di studente dipendeva economicamente dai genitori.
Quanto al processo, la prima udienza per stabilire eventuali responsabilità della BC Service inizierà il 10 marzo. Gli indagati per omicidio colposo, ricorda Repubblica, sono Anna Maria Zago, la dirigente scolastica dell’Itis da Vinci di Portogruaro che ha firmato lo stage di Giuliano, il titolare dell’azienda Luca Brugnerotto, Sandro Borin, responsabile della sicurezza, e infine il tutor Attilio Sguerzi.
Fondamentale sarà l’esito della perizia disposta dal gip ad un “superconsulente” per chiarire la dinamica della morte dello stagista: si tratta dell’ingegnere Franco Curtarello.
Da questi esami si capirà come e perché la lastra in metallo sia caduta dai cavalletti che la sorreggevano, uccidendo il giovane Giuliano. Ma restano da chiarire anche l’eventuale mancata sorveglianza dello studente, così come lo svolgimento di mansioni non idonee.
Un progetto, quello dell’alternanza scuola-lavoro, che già in passato ha ricevuto critiche feroci in occasioni di altre tragedie costate la vita a giovani studenti. Il 21 gennaio 20220 un altro giovane 18enne, Lorenzo Parelli, era morto nel suo ultimo giorno di stage alla Burimec, azienda meccanica di Lauzacco, in provincia di Udine, travolto una putrella.
Giuseppe Lenoci aveva invece 16 anni quando, un mese dopo, morì mentre si trovava a bordo di un furgone schiantatosi contro un albero. Anche lui stava facendo una stage nell’ambito del progetto alternanza scuola-lavoro.
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