Quando si potrà fare a meno del Green pass in Italia? Il certificato verde, che è già stato eliminato nel Regno Unito e che i ‘vicini’ francesi sembrano essere intenzionati a revocare tra la fine di marzo e l’inizio di aprile, come chiarito anche dal portavoce del governo Gabriel Attal, resterà ancora per diversi mesi in uso nel Paese.

L’orientamento del ministero della Salute, scrive in un retroscena il Corriere della Sera, è di allentarne l’uso soltanto quando sarà completata la campagna vaccinale delle dosi booster.

Ci sarà dunque un percorso, una road map di riaperture per un graduale ritorno alla ‘normalità’, che vedrà coinvolto anche il certificato verde. Un percorso che procederà al contrario rispetto a quello delle restrizioni attuate dall’esecutivo: si inizierà dunque eliminando prima l’obbligo di certificazione per i luoghi all’aperto, per poi procedere con i luoghi al chiuso dove la diffusione del virus è più alta.

La data chiave resta quella del 31 marzo prossimo, quando scadrà lo stato di emergenza che il governo non è intenzionato a rinnovare, salvo nuova e improvvisa impennata di contagi che al momento non sembra essere in previsione. 

Ma oltre alle date il governo guarda in particolare ai dati, quelli del completamento del ciclo vaccinale da parte degli italiani: l’allentamento del Green pass potrà essere valutato soltanto quando sarà completata la campagna vaccinale delle dosi booster.

Secondo le previsioni della struttura commissariale già entro la metà di aprile la maggior parte della popolazione sarà “coperta” e solo a quel punto potrà essere valutata una riapertura che comunque, scrivi il Corriere, non potrà essere completata prima del 15 giugno quando scade l’obbligo vaccinale per gli over 50.

La road map del Green pass

Come già accennato, l’indicazione fornita dal Ministero della Salute è quella di eliminare l’obbligo di certificazione innanzitutto per i luoghi all’aperto.

Dunque i primi a essere coinvolti saranno bar e ristoranti, oltre ai luoghi dove si svolge attività sportiva all’aperto. Discorso diverso, sempre parlando di sport, per le palestre: essendo al chiuso, saranno ovviamente in fondo alla lista.

Quanto alla questione Green pass a lavoro, il 15 giugno scade l’obbligo di vaccino per gli over 50 e prima di quella data appare impossibile che si possa eliminare il controllo. Per questo l’obbligo di mostrare il Pass per i lavoratori sarà una delle ultime misure ad essere revocata, e non è escluso anche una sua proroga in vista del rientro ‘fisico’ nei luoghi di lavoro di chi è attualmente in smart working.

Stesso discorso delle palestre è valido anche per cinema e teatri al chiuso, mentre sui negozi dove serve almeno il green pass base il dibattito è in corso: è possibile, se la curva epidemiologica continuerà a scendere, che si passi semplicemente alla regola degli ingressi contingentati.

Dove sembra invece certo il mantenimento dell’obbligatorietà è sui mezzi di trasporto a lunga percorrenza e per quelli del trasporto pubblico locale.

Redazione

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