“Greta Nedrotti è annegata”: l’autopsia e il video con il turista che barcolla e cade in acqua

L’autopsia sul corpo di Greta Nedrotti ha stabilito che la 25enne è morta annegata. Quindi non a causa delle ferite causate dal motoscafo che ha travolto la barca sulla quale si trovava con l’amico Umberto Garzarella, 37 anni, morto anche lui. È questa l’ultima novità sulla tragedia del Lago di Garda. L’incidente nella notte di sabato 19 giugno, intorno alle 23:00.

Il corpo di Nedrotti è stato recuperato dopo 12 ore a cento metri di profondità. Nonostante le numerose fratture sul suo corpo, a causare il decesso è stato l’annegamento. Morto invece sul colpo Garzarella, il suo corpo straziato dalle ferite all’addome. L’uomo, 37 anni, era titolare di un’azienda di manutenzione caldaie del gruppo Immergas. Nedrotti era studentessa universitaria di Economia. Avevano assistito alla tappa della Mille Miglia, il passaggio della corsa di auto d’epoca più famosa del mondo. Erano rimasti con amici per l’aperitivo e intorno alle undici avevano deciso di riportare la loro imbarcazione in rimessaggio. Il gozzo era di Garzarella.

Alla guida del motoscafo che ha travolto l’imbarcazione due turisti tedeschi, di 52 anni. Sono indagati per omicidio colposo e omissione di soccorso. Indagati a piede libero, sono tornati in Germania, a Monaco. Hanno raccontato di non essersi accorti di niente. Un video diffuso dal Giornale di Brescia riprende il motoscafo Riva che rientra dopo l’incidente al largo di Portese. Si vede uno dei due che barcolla e cade rovinosamente in acqua.

Il video registrato dalle telecamere di sorveglianza risale alle 23:35 circa. L’uomo sembra non riuscire a reggersi in piedi. Si tratta di uno dei due 52enni che il giorno seguente ha però deciso di sottoporsi all’alcol test, non obbligatorio, e risultato negativo. L’altro, il proprietario del motoscafo Riva, si è rifiutato. Alcuni testimoni hanno raccontato di averli visti visibilmente alterati. Il loro avvocato ha avvisato azioni verso chi ha pubblicato fotografie dei due con bottiglie e bicchieri di champagne a bordo dello scafo. Immagini che per il legale sarebbero state scattate molte ore prima.

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Vito Califano