Indagati a piede libero due turisti tedeschi per la tragedia del Lago di Garda. Umberto Garzarella, 37 anni, e Greta Nedrotti, 25 anni, sono morti dopo essere stati speronati e travolti da un motoscafo. È successo a Salò, provincia di Brescia, sul Lago di Garda. I due turisti a bordo del motoscafo sono indagati per omicidio colposo e omissione di soccorso.
Garzarella era titolare di un’azienda di manutenzione caldaie del gruppo Immergas. Nedrotti era studentessa universitaria di Economia. Avevano assistito alla tappa della Mille Miglia, il passaggio della corsa di auto d’epoca più famosa del mondo. Erano rimasti con gli amici per l’aperitivo e intorno alle undici avevano deciso di riportare la loro imbarcazione in rimessaggio. Il gozzo era di Garzarella.
È stato ritrovato da un residente che ha segnalato l’imbarcazione arenata nelle acque tra Salò e San Felice. Macabro il ritrovamento dei due corpi, grazie alle ricerche dei volontari del Garda e alla capitaneria di Salò. Il 37enne aveva l’addome sventrato dall’impatto. Le ricerche della 25enne sono partite dopo il rinvenimento di alcuni abiti femminili. Il Benaco ha restituito il suo cadavere nel pomeriggio di domenica, con le gambe parzialmente amputate.
Un motoscafo li avrebbe quindi speronati, secondo le ricostruzioni, e poi è fuggito senza prestare soccorso né chiamare aiuto. Garzarella è morto praticamente sul colpo. Greta sarebbe annegata. Sono stati ascoltati per ore in caserma, dai carabinieri, i due turisti tedeschi a bordo del motoscafo. Rintracciati in un hotel, saranno sottoposti anche alle analisi del sangue per capire se prima di mettersi alla guida non avevano bevuto alcolici. Sotto il motoscafo, come riporta l’Ansa, gli inquirenti hanno isolato tracce del legno della piccola imbarcazione su cui viaggiavano la 25enne e il 37enne.
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