Cronaca
“Ho dato la mia cannabis a Walter per curarsi, perché lo Stato non lo aiuta”: il deputato Riccardo Magi si autodenuncia in questura

«Di fronte a quello che si può definire un accanimento anti-terapeutico da parte dello Stato, ho deciso di cedere a Walter la cannabis frutto della mia coltivazione domestica. Per questo mi autodenuncio in questura». Riccardo Magi, deputato radicale di Più Europa aveva avvertito che si sarebbe mosso. Ora è passato dalle parole ai fatti, annunciando il suo gesto di disobbedienza civile con un video sui social davanti al commissariato Trevi-Campo Marzo di Roma, dove ha depositato l’esposto di denuncia.
Water di Benedetto da 35 anni convive con l’artrite reumatoide, malattia rara e degenerativa, che gli causa continui e insopportabili dolori e lo costringe a passare gran parte della sua vita a letto. Nonostante la regolare prescrizione della cannabis terapeutica negli ultimi mesi non è riuscito a ottenere la quantità di medicinale che gli spetterebbe, come accade a tanti malati come lui. Per questo è stato anche costretto a coltivare della cannabis nel suo giardino. Una scelta che lo ha portato a essere indagato per coltivazione di sostanza stupefacente in concorso e adesso quelle piante sono state distrutte.
Lo scorso 20 ottobre, poi, la decisione drastica: un messaggio video al presidente della Repubblica Sergio Mattarella per chiedere che sia rispettato il diritto alle cure riconosciuto dalla Costituzione. «Mi rivolgo a lei – diceva Di Benedetto nel filmato- perché un anno fa mi sono rivolto al Parlamento, venendo fino a Roma con un viaggio abbastanza faticoso visto che sono malato, ma non è successo nulla. Mi chiedo: la politica dove sta? Ci sono notti in cui ho paura e non è giusto». Ma in questo mese nessun passo avanti. Per questo il deputato di Più Europa, che aveva già sostenuto Walter insieme ad alcuni colleghi del Movimento 5 Stelle, ha deciso di intervenire in prima persona.
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