Il video appello a Mattarella
“Lo Stato mi nega la cannabis e ho violato la legge per averla”: L’appello di De Benedetto condannato alla sofferenza
“Buongiorno caro Presidente, mi rivolgo a lei perché un anno fa mi sono rivolto al Parlamento, venendo fino a Roma con un viaggio abbastanza faticoso visto che sono malato, ma non è successo nulla”. Inizia così il video appello di Walter De Benedetto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: affetto da anni da artrite reumatoide, chiede che sia rispettato il diritto alle cure riconosciuto dalla Costituzione. Nonostante la regolare prescrizione della cannabis terapeutica, infatti, De Benedetto è stato costretto a coltivare cannabis nel suo giardino per autoprodurre il suo medicinale, dato che non riusciva a ottenere la quantità riportata dalla prescrizione. Una scelta che lo ha portato a essere indagato per coltivazione di sostanza stupefacente in concorso.
“Da un po’ non cammino più – spiega De Benedetto – e dato che questa cosa mi stava aiutando ho deciso di violare la legge, a costo di assumermi le mie responsabilità, per non soffrire. Io mi chiedo: il Parlamento dove sta? Ci sono notti in cui ho paura e non è giusto”. Quindi, conclude: “In Italia potremmo fare altre scelte per risolvere situazioni così, spero che lei Presidente ci possa aiutare, perché qui se c’è una cosa da evitare è il dolore e va applicato il buon senso. La ringrazio”.
Per sostenere De Benedetto stamattina hanno organizzato una conferenza stampa alla Camera dei Deputati Caterina Licatini e Michele Sodano del Movimento 5 Stelle assieme a Riccardo Magi (+Europa/Radicali). Con loro anche Lorenzo Simonetti, legale dell’uomo. “Non è un problema solo di Walter – sostiene Simonetti – La filiera degli attori che compaiono in questo caso è molto più ampia del semplice rapporto imputato – tribunale: dal momento in cui la farmacia ospedaliera non procura al paziente la medicina per la quale ha una regolare prescrizione, lasciandolo di fatto senza terapia, il paziente è lasciato solo dallo Stato”.
Il deputato Riccardo Magi ha mostrato in sala stampa l’inflorescenza da lui coltivata nel corso della campagna di disobbedienza civile #IoColtivo promossa dall’associazione Meglio Legale. “Se Walter vorrà gliela porterò – ha detto- farò una cessione per uso terapeutico”. Magi ha poi spiegato che il cronico e strutturale problema di approvvigionamento in cui incorre la produzione e distribuzione di cannabis terapeutica porti naturalmente i pazienti all’auto-coltivazione. “Evidentemente il ministro Roberto Speranza non vuole assumersi responsabilità verso i dirigenti che hanno competenze in questa materia: serve volontà politica”. Il riferimento è alla decisione del ministero della Salute dello scorso venerdì: inserire i liquidi a base di Cbd tra i medicinali con sostanze stupefacenti. Una scelta che ha messo in difficoltà il business della cannabis light e che secondo Meglio Legale “avrà delle conseguenze disastrose nel rendere ancora più incerto e confuso l’iter per i pazienti che fanno uso di cannabis medica (con Thc)”.
Per la deputata Licatini: “Dobbiamo prendere atto che nessun passo è stato fatto in questo senso: la cannabis è stata inserita da anni come sostanza terapeutica, ma ancora è difficile da reperire. I pazienti che ne fanno uso hanno in larga parte patologie gravi, noi – lo Stato per primo – non possiamo permetterci di aggravare la loro difficoltà”.
Questo pomeriggio alle 18, sui canali social dell’associazione, ci sarà un secondo appello a sostegno di De Benedetto. Tra gli interventi attesi, quelli di Emma Bonino, Luigi Manconi, Iacopo Melio, Nadia Ferrigo, Marco Cappato, Ilaria Gaspari, Giulia Crivellini, Monica Napoli, Andrea Rivera, Bobo Rondelli, Elly Schlein, Cathy La Torre e Mattia Santori.
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