La donna aveva donato alla scienza il suo cervello
Il cervello della moglie morta svela il giallo 12 anni dopo, la rivelazione nelle analisi: “L’ha uccisa il marito”
Un uomo è in carcere per scontare l’ergastolo per aver ucciso la sua fidanzata. Dall’analisi del cervello di sua moglie, morta 12 anni prima viene fuori un’altra verità: l’uomo è un serial killer, ha ucciso anche la sua prima compagna. Le migliori trame di film e romanzi gialli difficilmente sarebbero arrivati a una conclusione così incredibile. Eppure è successo davvero a Londra.
Ian Stewart, 61 anni, aveva ucciso la scrittrice di libri per ragazzi Helen Bailey nel 2016. Aveva fatto scomparire il corpo suo e del cane nel pozzo nero della loro villetta. Stewart aveva una relazione con la scrittrice dal 2012, due anni dopo la morte della moglie Diane. Poi l’improvvisa morte della fidanzata portò subito su di lui i sospetti.
È stato il primo a denunciare la scomparsa di Bailey, ma era stato lui ad ucciderla. Aveva cominciato a drogarla con pesanti sonniferi e aveva tentato più volte di mettere le mani sulla sua fortuna stimata 4mln di sterline. Poi, incastrato dalle indagini, è stato condannato all’ergastolo.
Nel 2010, invece era morta all’improvviso la moglie Diane. Stessa scena: il marito chiama i soccorsi perché la moglie è in preda a una crisi epilettica. Racconta ai sanitari di essere tornato a casa e averla trovata priva di sensi. Ma subito dopo aveva cominciato a comportarsi in modo strano, dando differenti versioni dell’accaduto a persone diverse, mostrandosi molto calmo e standosene in disparte ai funerali della moglie: per di più, si era lanciato subito in nuove relazioni sentimentali e si era comprato un’auto sportiva.
Per puro caso, Diane aveva lasciato il suo cervello a disposizione per studi scientifici: e dall’esame si è appurato che la donna non era morta per un attacco epilettico ma per soffocamento. Inoltre, si è visto che Diane non aveva sofferto di episodi epilettici per ben 18 anni. Tutte circostanze che hanno condotto a riaprire il caso e a riportare Stewart sul banco degli imputati: “La morte – ha spiegato il procuratore britannico Stuart Trimmer – è stata probabilmente causata da una prolungata restrizione del respiro e il resoconto fornito da Stewart, l’unica persona presente al momento, è stato direttamente contraddetto dall’evidenza medica”. Più che un vedovo, un serial killer di mogli.
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