Il rapporto dell'Agenzia Europea dell'Ambiente
Inquinamento, Pianura Padana maglia nera in Europa per qualità dell’aria
La Pianura Padana resta la regione più inquinata dell’Europa occidentale. È quanto emerge dai dati dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA), l’organismo dell’Unione Europea che monitora le condizioni ambientali. Gli ultimi dati hanno fatto registrare un generale miglioramento della qualità dell’aria rispetto al passato ma continuano a rappresentare un grande rischio per la salute.
L’EEA ha preso in considerazioni sostanze inquinanti cui si associa lo sviluppo di patologie principalmente cardiovascolari e respiratorie dopo l’esposizione a lungo termine. Si parla principalmente di particolato, di ozono e di biossido di azoto. Ad avere l’impatto maggiore sulla salute – viene associato al cancro ai polmoni, infarti e infezioni respiratorie – è il PM2,5.
Le cause dell’inquinamento in Nord Italia sono note da anni e molteplici. L’area è molto popolata, ci sono tante città, è densamente industrializzata. Soffia inoltre poco vento in Pianura Padana e le sostanze inquinanti ristagnano e non vengono disperse. La classifica delle città con oltre 50mila abitanti più inquinate del 2021, che tiene conto delle concentrazioni di PM2,5, riporta solo città del nord nelle prime dieci posizioni. In testa Cremona seguita da Padova e Vicenza sul podio. A seguire Venezia, Brescia, Piacenza, Bergamo, Alessandria, Asti e Verona. 12esima Milano, 14esima Torino. Solo due città polacche, Piotrkow Trybunalski e Nowi Sacz, e una croata, Slavonski Brod, hanno valori di concentrazioni di PM2,5 superiori a quelli di Cremona.
Secondo l’Agenzia Europea sono oltre 1200 i minori che muoiono ogni anno in Europa a causa dell’inquinamento atmosferico, perciò si chiede ai governi politiche specifiche per la protezione di bambini e ragazzi. Secondo il rapporto sono poco più del 10% le aree verdi che si trovano entro un raggio di 300 metri dagli istituti scolastici. Solo il 6% delle strutture è coperto da alberi. Le scuole con i dintorni più green si trovano generalmente nei Paesi del Nord Europa. La prima città con una qualità dell’aria definita accettabile è Genova.
Altissime e allarmanti concentrazioni di particolato si registrano anche nell’Europa centro-orientale, dove le principali cause sono l’uso del carbone per il riscaldamento e la produzione industriale. In Italia e nel bacino del Mediterraneo ci sono ancora alte concentrazioni di ozono per via del ruolo dell’irradiazione solare e del calore nella formazione di questo gas.
© Riproduzione riservata






