E’ morto dopo una grave malattia il giornalista Sandro Petrone, volto storico del Tg2, che ha condotto dal 1997 al 2012, e inviato di guerra. Aveva 66 ani e da tre lottava contro un tumore ai polmoni. Petrone, nato a Napoli il 2 febbraio del 1954, era anche un cantautore. Esponente negli anni Settanta della corrente culturale e musicale partenopea cosiddetta Vesu-wave affianco a Edoardo Bennato, Enzo Gragnaniello, Pino Daniele e al suo amico di sempre Tony Cercola.

Nel corso degli anni ha continuato a scrivere canzoni, quasi sempre ispirate a fatti di cronaca. Ha raccolto brani in un cd intitolato “Blues in blu”, legandosi alle avanguardie e promuovendo glie sperimenti dei giovani musicisti italiani, con cui ha vinto il Premio Santa Marinella 2003. Nel 2010 ha pubblicato l’album “Last call – note di un inviato” e nel 2016 il progetto crossmediale “Solo fumo”.

Tornano alla sua lunga e prestigiosa carriera giornalistica, Petrone aveva iniziato la sua attività professionale con esperienze nelle primissime radio private. Fu assunto come praticante nel 1985 dal Giornale di Napoli di Orazio Mazzoni nella redazione spettacoli. Dal 1987 sviluppa la sua esperienza nella Telemontecarlo dei brasiliani (Rede Globo) come reporter di guerra. Dal 1993 viene assunto in Rai dove si fa valere per le sue qualità di inviato e successivamente di conduttore del Tg2. Ha insegnato sin dal 1989 comunicazioni di massa e giornalismo in scuole e università, anche all’estero. Grande successo ebbe il suo libro “Il linguaggio delle news” edito da Rizzoli.

Come inviato (primo italiano a trasmettere dal Kuwait liberato, ex Jugoslavia, Kosovo, Iraq, Libano, attentati dell’11 settembre in Usa, attentati dell’11 marzo a Madrid, Iran, Afghanistan, Libano, Libia) è stato anche il primo giornalista italiano a coprire grandi eventi adoperando una propria telecamera (Guerra del Golfo, crollo dell’URSS, Guerra in Jugoslavia). Ha lavorato nelle sedi di corrispondenza di New York, Londra, Parigi, Mosca. Segue dal 1992 le elezioni presidenziali americane, con lunghe permanenze negli Stati Uniti.

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