Un evento in ricordo del Presidente della Banca Popolare del Cassinate, Donato Formisano, scomparso a dicembre dello scorso anno, si terrà Giovedì 9 dicembre, alle ore 17.30, nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, con la presentazione del libro di Giuseppe De Lucia Lumeno, Segretario Generale dell’Associazione Nazionale fra le Banche Popolari “Ieri per la ricostruzione, oggi per il futuro – Donato Formisano una vita al servizio del territorio”. Sarà presente l’Autore. Seguirà una tavola rotonda dal titolo “Poco a molti e non molto a pochi: il ruolo e il futuro delle Banche Popolari”. Interverranno Giulio Sapelli, economista ed editorialista; Leonardo Patroni Griffi, Presidente Banca Popolare di Puglia e Basilicata; Gianfranco Torriero, Vice Direttore Generale ABI; Vincenzo Formisano, Presidente della Banca Popolare del Cassinate. A moderare l’incontro il Giornalista Filippo Caleri.

«Custodiamo gelosamente la nostra storia e la nostra tradizione ma, al tempo stesso, investiamo risorse ed energie sull’innovazione. Tuttavia, sappiamo anche che la vera innovazione non risiede nell’utilizzo dei mezzi tecnologici raffinatissimi e all’avanguardia. La vera innovazione, quella di cui siamo più orgogliosi, sta nell’aver saputo riattualizzare e far vivere in maniera nuova quella che è la vera cifra dello stile BPC: il legame con il territorio e con le persone. Abbiamo messo il cuore, la passione nel nostro modo di fare banca. Abbiamo messo nella tecnologia l’amore per le persone e le cose, abbiamo innestato la tradizione nel futuro». Queste parole, pronunciate in occasione della chiusura del Bilancio 2019 e indirizzate alla comunità, ai soci e alla clientela della Banca Popolare del Cassinate, aiutano a capire, meglio di ogni altro discorso celebrativo, chi è stato Donato Formisano del quale in questi giorni ricorre il primo anniversario dalla scomparsa e che verrà ricordato da quella stessa comunità che lo ha visto protagonista per almeno due generazioni.

La storia di Donato Formisano è la storia di chi ha messo la propria vita al servizio della comunità e di un territorio ben preciso. Presidente della Banca Popolare del Cassinate, punto di riferimento e guida sicura, ottimista e tenace, ha segnato tutta la storia della banca sin dalla sua fondazione nel 1955. Disse di lui il Governatore della Banca d’Italia, Antonio Fazio: «Donato Formisano è uno dei pochi rimasti a fare raccolta del risparmio ed esercizio del credito, per questo non avrà mai i problemi che hanno messo a rischio i grandi gruppi bancari». E infatti la Popolare del Cassinate, anche grazie a lui e a questo preciso modo di “fare banca”, continua a essere, ancora oggi, una realtà viva, un centro propulsivo e di sviluppo dell’economia locale dopo aver attraversato gli eventi degli ultimi sessant’anni restando sempre al fianco della comunità e delle attività produttive che hanno animato un territorio ricco di cultura. La sua capacità di saper guardare oltre, di anticipazione e capire il futuro, di coniugare tradizione e innovazione, seppur con avvedutezza e prudenza, hanno fatto della Banca Popolare del Cassinate, una delle realtà economico-imprenditoriali tra le più importanti del Lazio. Un successo non improvvisato ma frutto di un paziente lavoro durato quanto quella parte di storia d’Italia che inizia, per la città di Cassino devastata da uno dei bombardamenti più tristemente noti al mondo, dalla ricostruzione dopo fine della guerra, passando per il boom economico degli anni sessanta, ai difficili anni della crisi economico-finanziaria del 2008.

Ma l’impegno di Formisano ha oltrepassato l’ambito più strettamente economico e manageriale perché è stato caratterizzato da un profondo e reale interesse per la vita culturale che ha permeato il legame con il territorio e l’intera comunità. È inscritto tra le peculiarità e nella storia del Credito Popolare: una banca locale deve essere attenta al proprio territorio e ha il dovere di farlo crescere anche attraverso la cultura perché dove c’è crescita culturale c’è anche crescita economica. L’attenzione al territorio si realizza infatti anche attraverso il supporto e il sostegno a chi si propone di realizzare iniziative di carattere culturale, artistico, sociale e sanitario nel segno della crescita e della solidarietà. Come anche attraverso l’attenzione a ogni innovazione tecnologica che però, affinché possa produrre accrescimento culturale, non può mai essere distaccata dalla persona, dall’umanità. Questo, Donato Formisano, lo sapeva bene perché conosceva fino in fondo il “mestiere di banchiere” tanto che a Milano nel 2019 vinse il Future Bancassurance Awards con l’assegnazione del titolo “Banchiere dell’Anno”, quale premio alla carriera.

Storia e innovazione, territorio e comunità, economia e cultura, crescita e solidarietà sono parole importanti e ricche di significato. Non sempre è facile riuscire a coniugarle e a farle convivere nella fatica e nella concretezza della vita di tutti i giorni, soprattutto per chi si occupa di banca. Donato Formisano, forte della lunga tradizione del Credito Popolare della quale è stato protagonista nel nostro Paese, ha dimostrato, con la sua vita, che è possibile e questo è il lascito maggiore alla sua comunità che oggi lo ricorda con affetto e gratitudine.