L’ex caposcorta del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, l’ispettore superiore della polizia penitenziaria Pablito Morello, fu accusato di aver picchiato selvaggiamente un detenuto nel carcere di Biella. È quanto raccontato ieri dello scoop di Repubblica, a firma della giornalista Elisa Sola, che ha riportato la testimonianza dell’allora coordinatrice degli educatori del carcere piemontese. La donna, secondo La Repubblica, alle otto e mezza del mattino del 3 dicembre 2001, mentre si trovava nel proprio ufficio e dopo aver sentito delle urla provenire dal vicino corridoio, era uscita della stanza per capire cosa stesse accadendo. Giunta nel corridoio si era trovata davanti agli occhi Morello intento a picchiare con calci e pugni un detenuto affetto da poliomelite. Tornata in ufficio, la coordinatrice aveva così deciso di redigere una relazione di servizio, da inviare agli organi competenti, su quanto accaduto.

La Procura di Biella aprì subito un procedimento penale ed interrogò a sommarie informazioni la donna che confermò quanto scritto nella relazione di servizio. Morello finì nel registro degli indagati ma il fascicolo, nonostante la dettagliata testimonianza della donna, mai smentita, si chiuse con una archiviazione per prescrizione dopo una serie di rimpalli fra uffici giudiziari. La coordinatrice, in particolare, aveva dichiarato che Morello era anche andato da lei per farsi leggere cosa avesse scritto nella relazione, affermando che avrebbe potuto evitare di redigere il rapporto.
Per quanto concerne le indagini sul brutale pestaggio, gli inquirenti sentirono poi a verbale il detenuto picchiato da Morello il quale dichiarò però di essere fatto male da solo, salvo ritrattare al momento di essere traferito dal carcere di Biella. In quella occasione affermò invece di essere stato sottoposto a ripetuti pestaggi e di non aver mai denunciato per paura di essere picchiato ancora. Un detenuto avrebbe anche assistito alla scena, dichiarando ai pm che un agente della penitenziaria si era rivolto a lui dicendogli: “Cammina in cella e vai affanculo”. Mentre diceva ciò gli dava un calcio sulla gamba malata ed uno schiaffo dietro la nuca.

L’episodio, conclusosi come detto con un nulla di fatto, non ha avuto – da quanto risulta – conseguenze sulla carriera di Morello che poi diventerà caposcorta di Delmastro. Il carcere di Biella, comunque, è stato spesso nell’occhio del ciclone. Nel 2023 finirono ai domiciliari tre agenti della polizia penitenziaria. L’indagine era partita dall’approfondimento delle dinamiche relative allo smercio illegale delle sigarette e poi si era allargata alla droga e ai telefonini. Le tecniche per dissimulare il loro ingresso in carcere erano le più disparate: i telefonini, ad esempio, erano nascosti nelle tavolette di cioccolato. “Senza la complicità degli agenti – disse la procuratrice di Biella – non sarebbe stato possibile che il traffico raggiungesse quantitativi ingenti come quelli accertati, necessari per soddisfare un mercato ampio, dovuto in particolare all’altissimo tasso di tossicodipendenza tra i detenuti”.

I “cavalli blu” – come erano chiamati i poliziotti complici dei traffici – venivano pagati dai 600 ai 1.000-1.500 euro a seconda del tipo di “pacco” che facevano entrare in carcere. E sempre la Procura di Biella, in un altro procedimento dello scorso anno, aveva chiesto e ottenuto gli arresti domiciliari per il vicecomandante e la sospensione per ventisette agenti, accusati di pestaggi nei confronti di alcuni detenuti, contestando ad essi la “tortura”. Il Riesame prima e la Cassazione poi avevano annullato i provvedimenti agli agenti, affermando che avevano operato “impropriamente nell’adozione di misure di rigore complessivamente eccessive e illegittime ma non in un gratuito contesto ‘torturante’”. Escluso, quindi, il capo di imputazione principale, tutti erano tornati al lavoro. Quest’ultima indagine era partita direttamente dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap) a seguito di tre pestaggi ai danni di detenuti extracomunitari avvenuti durante l’estate del 2022.