La rotta da seguire
L’Italia è l’essenza del viaggio autentico, ma non il Paese più visitato d’Europa
L’Italia è più di una semplice destinazione: è un’esperienza. Dal patrimonio artistico culturale ai panorami incantevoli, incarna l’essenza del viaggio autentico. Il turismo continua a crescere, e il 2024 è stato un anno particolarmente positivo, con ben 458,4 milioni di pernottamenti – superando i livelli pre-pandemia del 5%. Questo incremento è stato trainato in gran parte dal ritorno dei visitatori internazionali, in crescita del 6,8%, rafforzando così la posizione dell’Italia come secondo Paese più visitato in Europa – superando la Francia e rimanendo dietro solo alla Spagna.
Secondo i dati dell’Istat, nei primi mesi del 2025 il flusso di turisti stranieri ha mostrato un trend di crescita positivo: a gennaio gli arrivi sono aumentati del 9,6% e i pernottamenti dell’8%, mentre a febbraio gli arrivi e i pernottamenti sono cresciuti rispettivamente del 2,4% e del 2,2%. Guardando all’estate 2025, ENIT prevede un’impennata degli arrivi con 27 milioni di turisti, considerando sia i viaggi internazionali che quelli domestici. Secondo queste stime, a partire da giugno oltre 10,6 milioni di visitatori internazionali hanno già prenotato soggiorni in Italia (+4,6% rispetto al 2024), con un valore stimato superiore ai 10 miliardi di euro. Il settore del turismo in Italia sta vivendo un periodo di crescita dinamica, con un’espansione ancora maggiore prevista nei prossimi anni. Grandi eventi internazionali – come il Giubileo a Roma e le Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali del 2026 a Milano-Cortina – attireranno un afflusso significativo di visitatori da tutto il mondo. Il turismo, inoltre, resta un pilastro fondamentale dell’economia italiana, contribuendo per oltre il 10,8% al PIL nazionale. Per sfruttare appieno questo slancio, è fondamentale che ogni anello della catena turistica – dalle ambasciate italiane che gestiscono le richieste di visto, alle strutture ricettive e agli uffici di informazione turistica locali – sia pienamente pronto ad offrire ai visitatori un’esperienza efficiente e accogliente.
Un esempio concreto di questo impegno per migliorare l’esperienza dei visitatori inizia ancora prima della partenza, durante il processo di richiesta del visto necessario per entrare in Italia. Le missioni diplomatiche italiane all’estero stanno gestendo volumi sempre più elevati di domande, mantenendo al contempo il delicato equilibrio tra efficienza e rigorosi controlli di sicurezza. Per ottimizzare le procedure senza compromettere l’integrità del processo, l’Italia ha progressivamente adottato modelli gestionali che esternalizzano alcune fasi del flusso amministrativo, garantendo tempi di elaborazione più rapidi pur mantenendo elevati standard di controllo. Inoltre, la collaborazione con organizzazioni specializzate come VFS Global – che affianca le missioni diplomatiche italiane all’estero sin dal 2004 – permette alle ambasciate e ai consolati di concentrarsi sul compito principale: decidere se rilasciare o meno un visto. È importante sottolineare che VFS Global non prende decisioni in merito al rilascio dei visti. Il suo ruolo è limitato a compiti amministrativi non valutativi, come la raccolta dei documenti e dei dati biometrici sulla base delle liste consolari. Questo permette alle ambasciate e ai consolati di concentrarsi sul compito principale: decidere se rilasciare o meno un visto.
L’ottimizzazione della gestione dei visti rappresenta un elemento chiave per sostenere la crescita del turismo e consolidare il ruolo dell’Italia come meta privilegiata a livello internazionale. In un contesto in cui l’Italia continua a essere una destinazione sempre più richiesta, anche grazie a importanti eventi internazionali che ospita, investire in efficienza amministrativa e innovazione nei servizi rivolti ai viaggiatori che decidono di visitare il nostro Paese diventa non solo un’opportunità, ma una necessità strategica per il futuro del settore.
© Riproduzione riservata






