Le reazioni
Marina Berlusconi non influenza Giorgia Meloni: le idee liberali, moderne e aperte che la destra non vuole ascoltare
Le belle e condivisibili parole che ogni tanto Marina Berlusconi concede al dibattito politico e all’opinione pubblica non hanno alcun effetto su Forza Italia e sul governo di Giorgia Meloni. Le idee liberali, moderne e aperte che l’imprenditrice pronuncia, sulla necessità dell’Europa, sull’economia e sui diritti civili, trovano ascolto solo sui giornali, ma non nel centrodestra e nella politica del nostro Paese. Abbiamo, a destra come a sinistra, solo partiti e leader che considerano le idee e gli ideali un orpello dietro al quale nascondere la propria brama di potere personale e personalistico. Se le rare interviste e uscite pubbliche di Marina Berlusconi vengono generalmente accolte con favore dalla sinistra è solo perché si cerca di strumentalizzarle, per portare acqua al proprio mulino. Mentre nella destra si reagisce con timore e riserva.
I temi di Marina Berlusconi
Tra i temi sollevati in passato da Marina Berlusconi vi è stato, ad esempio, quello di una legge sul fine vita. Ma in Parlamento il progetto continua a giacere, da anni ormai, nei cassetti delle Commissioni parlamentari, senza alcuna concreta iniziativa da parte di Forza Italia, del governo o anche dei partiti del centrosinistra. Al contempo, stanno fallendo i tentativi delle Regioni di poter almeno regolare i tempi con cui dare risposta alle richieste di farmaci fine vita da parte delle persone che ne hanno diritto, perché rientrano nei casi stabiliti dalle sentenze della Corte Costituzionale. Il Consiglio dei Ministri ha impugnato la legge della Regione Toscana e Forza Italia non ha detto una parola al riguardo, né ha messo a verbale il suo dissenso o la sua astensione (a differenza di quanto accaduto con le prescrizioni governative sul risiko bancario…). Addirittura, in Emilia-Romagna, è stata proprio Forza Italia a fare ricorso e a ottenere la sospensione della delibera regionale sulle tempistiche e sulle modalità delle richieste di fine vita. Con buona pace delle parole di Marina Berlusconi. Analogamente, per quanto riguarda le aperture di Forza Italia per una nuova legge sulla cittadinanza, si è trattato solo di un fuoco di paglia estivo. Alle rumorose interviste di Antonio Tajani non hanno fatto seguito i fatti e Forza Italia non ha reagito quando il governo ha chiuso a qualsiasi ipotesi di cambiamento della legge sulla cittadinanza. Addirittura è stato proprio il segretario nazionale di Forza Italia e vicepresidente del Consiglio, Antonio Tajani, a dare, come indicazione di voto, quella di astenersi dal partecipare al prossimo referendum sulla cittadinanza. Come un La Russa qualsiasi.
Giustizia e sicurezza
Non so se, per senso civico, Marina Berlusconi andrà a votare ai prossimi referendum, ma se nessuno, in Forza Italia e nel centrodestra, segue il suo esempio e le sue parole, anzi si fa l’esatto contrario, è un problema. Infine la giustizia, altro tema caro a Marina Berlusconi. Alla campagna estiva di Forza Italia di visitare le carceri, non ha fatto seguito nessun atto concreto in Parlamento. Non solo il partito non sostiene proposte di amnistia o indulto (che vedono contrario il governo del quale fa parte) ma ha anche contribuito con il suo voto, insieme agli altri gruppi del centrodestra, a rinviare in Commissione e ad affossare la proposta di legge per istituire una Giornata “Enzo Tortora” per le vittime della giustizia. Anche sul decreto legge sicurezza che, istituendo nuovi reati e aumentando le pene, crea nuovi problemi alla drammatica situazione carceraria, Forza Italia ha votato compatta a favore.
In conclusione, spiace dover osservare come in Forza Italia, nel centrodestra e nel governo, non ci sia oggi spazio, aldilà delle chiacchiere, per posizioni autenticamente liberali, europeiste e attente ai diritti civili. È ora che pure Marina Berlusconi ne prenda atto e, se lo ritiene opportuno, agisca di conseguenza.
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