Nuoto
Martinenghi e i pensieri post oro olimpico: “Ai nonni avevo promesso di smettere, sono tornato in vasca con 10 kg in più”
L’oro olimpico nei 100 rana e il nuovo percorso con l’allenatore Matteo Giunta a Verona. Anche per Nicolò Martinenghi c’è stato un primo e un dopo Parigi 2024, spartiacque della carriera da nuotatore: “Sono entrato nella mia seconda fase”, racconta ‘Tete” al Corriere della Sera. “A Verona sono tornato a nuotare divertendomi, scoprendo una nuova città”, e per la prima volta rivela un pensiero che lo ha attraversato: “Dopo la medaglia d’oro ho pensato di smettere”. Dal 2021, anno in cui ha vinto 2 bronzi a Tokyo non si ero mai fermato. “Quando però arrivi primo in un’Olimpiade ti togli il peso di tante cose, e te ne arrivano altre a cui non sei pronto. Però non era ancora il momento di chiudere”.
Martinenghi e la promessa ai nonni
“Se torno con la medaglia d’oro smetto di nuotare al 100%”. Lo aveva detto ai suoi nonni, in un pranzo prima di partire per Parigi. Non ha mantenuto la promessa. “L’ho vissuta però in modo diverso rispetto a Paltrinieri o a Ceccon, che avevano il peso di vincere. Al contrario io non sono mai stato l’uomo da battere”, ammette il ranista.
Martinenghi: “Sono tornato in vasca con 10 kg in più”
Martinenghi racconta delle tante incognite in un anno post-olimpico, con 4-5 mesi di riposo: “Sono tornato a gennaio con 10 kg in più, ci sono stati cambiamenti da assimilare”. Il primo proprio il cambio di allenatore, ex coach e marito di Federica Pellegrini: “Giunta mi ha stupito, è un allenatore molto presente ma non invadente. Agli Assoluti di Riccione si è proposto per farmi da filtro, qualsiasi cosa potesse succedere in gara, gli ho risposto però che non avevo bisogno di essere tutelato”. Il prossimo appuntamento saràa finale dei 100 rana ai Mondiali di Singapore, il 28 luglio, esattamente un anno dopo Parigi: “Al momento sono già contento di essere tornato competitivo”. Attese conferme?
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