“Voglio vincere nel fondo e farò tutto in funzione di questo”. Gregorio Paltrinieri, 30 anni, punta ancora una volta la prossima Olimpiade, Los Angeles 2028. Aveva salutato Parigi con un argento nei 1500 e con un tempo che a Rio 2016 sarebbe valso l’oro (per batterlo Finke ha dovuto fare il record del mondo), e un bronzo negli 800, ma anche con un deludente nono posto nella 10 km in acque libere. In un’intervista a Repubblica ‘Greg’ fa il punto sul 2024, evidenziando gioie e difficoltà, con qualche battuta anche sui polveroni che il nuoto italiano si è trovato a gestire fuori dalla piscina.

Paltrinieri, dalla gioia dell’argento alla delusione della Senna

“A Parigi Mai avrei creduto di fare quel tempo sui 1500 alla mie età – esordisce Greg -. Ciò che mi spinge è la competizione con i miei avversari, ma i più grandi fondisti hanno segnato i personali massimo a 25 anni. Da qui in avanti però il mio focus sarà sul mare”. Ammette di voler fare qualcosa di grande ‘non ancora fatta’: “Non escludo la piscina a priori, soprattutto se può essere utile e funzionale per le gare in acque libere, ma a lungo tempo dovrò ragionarci. A Parigi non ho performato come avrei voluto nella Senna”. Paltrinieri parla di un incubo, una gara bruttissima: “Una delle peggiori della mia vita. Mi sentivo pronto invece è cambiato tutto in un nanosecondo, mi sono tuffato e reso conto che era una situazione inadatta alle mie capacità, giravo a vuoto e alla fine ero distrutto, completamente morto”.

Paltrinieri e la polemica Ceccon – Pellegrini: “Lui è giovane, Federica era a fine carriera, in piscina a Verona non hanno condiviso molto”

Greg dà anche un consiglio a Thomas Ceccon, prossimo alla partenza per l’Australia, dove potrà allenarsi al caldo e trovare nuovi stimoli: “Gli auguro di godersela. Io andai a Melbourne perché a un certo punto devi saper staccare dalla routine sennò cominci a odiarla. Siamo diversi ma lui mi ricorda il me stesso di Rio, con gli occhi puntati addosso”. Il fondista torna anche sulla frase tanto discussa del recordman mondiale dei 100 dorso, quel ‘Federica Pellegrini per me non rappresenta niente’, che tanto ha fatto parlare: “Credo intendesse solo che lui è giovane e Federica a fine carriera, per questo in piscina a Verona non hanno condiviso molto”, e poi sul polverone attorno a Benedetta Pilato, felice – secondo alcuni paradossalmente – per un quarto posto alle Olimpiadi: “Sono totalmente dalla parte di Benny, nessuno può dirmi come sentirmi. Lei è una super guerriera, tenace, ha vinto tanto e si è trasferita a Torino per migliorare”.

Paltrinieri: “Sinner un campione da studiare”

Tra gli sportivi che più ammira, Paltrinieri menziona anche Sinner, che non ha ancora avuto modo di incontrare: “Una personalità diversa dalla tipologia dello sportivo vincente e in vista, mi piacerebbe conoscerlo. È stato solido in un anno in cui ha avuto tante cose per la testa, è un campione da studiare”.

Redazione

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